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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Legalità, la Regione sostiene il progetto della Polizia Locale nelle scuole contro le varie forme di bullismo

Osservatori nei territori: la Regione sostiene 44 progetti di Comuni, Associazioni e Università con oltre 1 milione di euro

Un sostegno al recupero e al riuso a fini sociali di immobili confiscati alle mafie situati nei comuni di Parma, Formigine e Castelnuovo Rangone nel modenese, Montecchio Emilia nel reggiano e Riccione. Ma anche attività sia per diffondere la cultura della legalità che per il monitoraggio e l'analisi dei fenomeni illegali, anche corruttivi, collegati alla criminalità organizzata sostenendo specifici ‘Osservatori’ come quelli di Bellaria-Igea Marina in provincia di Rimini e Castelfranco Emilia in provincia di Modena, o quello realizzato dall’Università di Parma.

E ancora, diverse iniziative, destinate soprattutto ai giovani, trasmissioni in radio condotte da ragazze e ragazzi e i podcast, progetti nelle scuole, iniziative di sensibilizzazione, festival tematici ed eventi pubblici per favorire lo scambio di conoscenze e informazioni sui fenomeni criminosi e loro incidenza sul territorio locale. Sono in sintesi i contenuti dei 44 progetti (realizzati in Emilia-Romagna da 35 Comuni, 5 Unioni, una Provincia e 3 Università) che saranno sostenuti dalla Regione con contributo di 1 milione e 89mila euro. Sono poi in corso di definizione due ulteriori progetti di due Comuni alluvionati.

Per il Comune di Cesena c'è il progetto “Legati alla legalità”. Si tratta di un progetto di educazione e diffusione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile rivolto ai giovani attraverso la realizzazione di iniziative didattiche da realizzare sia all’interno delle scuole che in alcune zone del territorio cittadino che presentano criticità in termini di devianza e conflittualità giovanile. In particolare, le azioni progettuali prevedono la realizzazione di interventi educativi e di sensibilizzazione nelle scuole primarie e secondarie svolti da personale del Comando di Polizia Locale sui temi del bullismo, cyber bullismo, l’uso dei social media e altri interventi ancora finalizzati alla promozione della cittadinanza attiva e della legalità curati dell’equipe di educativa di strada all’interno degli spazi di aggregazione giovanile del territorio. Il costo totale del progetto è di  20.000 euro. Il contributo della Regione è di 14mila euro.

I progetti hanno ricevuto il via libera dalla Giunta regionale e vengono realizzati attraverso la sottoscrizione di Accordi di Programma con la supervisione del capo della Segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi, con ciascun ente locale e/o pubblico, con l’erogazione dei contributi previsti. Quest’anno si tratta del maggior numero di iniziative sostenute dall’approvazione del Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili (Legge regionale 18 del 2016).

“Rafforzare la prevenzione del rischio di infiltrazione o radicamento delle mafie e della criminalità organizzata e promuovere e diffondere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, soprattutto fra i giovani, sono per noi obiettivi fondamentali- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-. Che perseguiamo collaborando al massimo con Prefetture, Magistratura e Forze dell’ordine. Un segnale importante è poi dato dal fatto che fra i progetti rientrano 8 immobili confiscati alla criminalità, una vittoria delle regole, dei valori e delle nostre comunità. Più in generale, si tratta di un lavoro che passa soprattutto attraverso processi partecipativi, indispensabili per accrescere la qualità della democrazia e la consapevolezza dei cittadini. E in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non certo un punto di arrivo”.

Gli interventi sui beni confiscati alle mafie

Tutti i 44 progetti, distribuiti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sono stati cofinanziati dalla Giunta regionale con 1.089.200 euro: il costo complessivo dei progetti, tenendo quindi conto anche delle quote in capo a enti locali e atenei, supera gli 1,7 milioni di euro.

Più della metà, per un totale di oltre 685mila euro, riguarda 9 progetti su 12 immobili confiscati alle criminalità organizzate (di cui 8 riutilizzati per la prima volta).

Mentre a Calendasco (Piacenza), Argenta (Ferrara), Pieve di Cento (Bologna) e Berceto (Parma) si tratta del completamento di lavori già avviati negli anni passati, a Parma, Formigine (Modena), Castelnuovo Rangone (Modena), Montecchio Emilia (Reggio Emila) e Riccione (Rimini) ad essere interessati sono nuovi spazi sottratti alla criminalità organizzata per essere riconsegnati ai cittadini.

A Parma tre immobili (un appartamento, un ufficio e un negozio) verranno usati rispettivamente per finalità di emergenza abitativa e per attività a sostegno di soggetti in condizione di svantaggio socioeconomico.

A Montecchio Emilia, un’autorimessa e due appartamenti verranno riutilizzati come nuova sede dei servizi sociali comunali.

A Formigine, una ex cava confiscata diventerà Parco tematico della legalità, bosco urbano con frutteto finalizzato all’inserimento lavorativo di giovani svantaggiati e sarà dotato di un percorso ciclopedonale attrezzato.

A Castelnuovo Rangone, un ampio capannone verrà destinato a centro di aggregazione giovanile comunale e polo locale di attività di promozione della cultura della legalità.

Infine, a Riccione un ampio appartamento con autorimessa diverrà sede di un servizio sociosanitario destinato a soggetti con disabilità.

Complessivamente, da quando è stato approvato il Testo Unico sette anni fa, la Regione è intervenuta su 37 beni immobili confiscati alla criminalità organizzata presenti in 23 comuni, stanziando in totale oltre 4,1 milioni di euro.

“Quando un pezzo di territorio viene strappato alla criminalità organizzata e riportato all’uso comune è come dare corpo all’idea reale di giustizia, oltre che motivo di grande soddisfazione e orgoglio- aggiunge Bonaccini-. Tutti vogliamo che l’Emilia-Romagna, il Paese e ogni territorio siano liberi da ogni fenomeno criminale, ed è proprio dalla lotta contro le mafie e dalla vittoria della legalità che contrastiamo il fenomeno imparando a essere cittadini attivi”.

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