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Cronaca

La mostra di pittura inaugura nell'officina dove i due fratelli hanno battuto il ferro per oltre 50 anni

Con la sua pittura simbolica e surreale, capace di donare poesia agli oggetti di tutti i giorni, Marco Guazzarini ha ottenuto numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero

Sabato 26 marzo all'Officina dell'Arte, nei locali di via Modonnina (nel borso di Case Frini) dove per oltre cinquant'anni i fratelli Urbano e Amedeo Fusconi hanno battuto il ferro costruendo cancellate, scale e cassette per le lettere, inaugurerà la mostra di Marco Guazzarini dal titolo "La linea sottile". Marco si avvicina all'arte attraverso la fotografia poi però amplia il suo percorso artistico frequentando gli atelier di noti artisti. 

Con la sua pittura simbolica e surreale, capace di donare poesia agli oggetti di tutti i giorni, Marco Guazzarini ha ottenuto numerosi riconoscimenti in Italia e all'estero. Ha esposto negli Stati Uniti, soprattutto a Miami e a San Diego. La sua caratteristica principale, non a caso è il titolo della mostra, è la sua linea sottile. "La linea sottile - come scrive Lia Briganti, critica d'arte - si ritrova in ogni sua opera, differentemente declinata, a seconda del soggetto che viene presentato sulla tavola o sulla tela. La linea sottile è anche la linea tra il sogno e il risveglio".

L'altra caratteristica della sua attività è che Guazzarini "confeziona" le sue opere dall'inizio alla fine: crea i colori con le terre, prepara tavole e tele su cui dipinge, fabbrica cornici che completano i quadri. Entrare nel suo studio è come entrare nel mondo di un artista artefice del suo sogno. E noi, spettatori stupiti, non possiamo che lasciarsi rapire dal sogno. 

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