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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

L'indagine: "Cesena tra i Comuni capoluogo a più alta maturità digitale"

L’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”

Quanto sono maturi dal punto di vista digitale i Comuni capoluogo italiani? Il Comune di Cesena lo è molto e ben posizionato per compiere rapidamente nuovi passi nel percorso in atto. E’ ciò che emerge dall’Indagine realizzata da FPA in esclusiva per Dedagroup Public Services e diffusa in occasione di FORUM PA 2020.

Per il secondo anno consecutivo Forum PA ha realizzato in esclusiva per Dedagroup Public Services, società impegnata nella costruzione delle nuove infrastrutture pubbliche digitali del Paese, l’“Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo”, che si pone l’obiettivo di misurare l’avanzamento della PA italiana nel suo percorso di innovazione attraverso l’approfondita analisi qualitativa di un campione di 109 Comuni capoluogo, aggiornata al 31 maggio 2020.

L’indagine, presentata oggi in occasione di FORUM PA 2020, si focalizza sull’analisi dei parametri di front office la cui efficienza è solitamente direttamente correlata a una buona gestione del back office e riflettono la relazione con il cittadino. In particolare, la ricerca sostanzia il modello Ca.Re. (Cambiamento Realizzato) di Dedagroup Public Services, frutto di una rielaborazione del DESI (Digital Economy & Society Index) rispetto agli obiettivi definiti dalla strategia nazionale sulla PA digitale (Agenda Digitale italiana, Strategia per la Crescita Digitale, Piano triennale per l’ICT) e di una sua contestualizzazione a livello locale. Uno strumento operativo per misurare i risultati raggiunti, confrontarsi con altri Enti e capire su quali ambiti intervenire per migliorare il proprio livello di digitalizzazione. All’indirizzo https://www.dedagroup.it/public-services/questionario-CaRe è disponibile una versione semplificata del questionario accessibile a tutti i comuni che desiderano autovalutare il proprio livello di digitalizzazione.

Tre le dimensioni analizzate per valutare la maturità digitale delle città: Digital public services, misura il livello di disponibilità online dei principali servizi al cittadino e alle imprese erogati dai Comuni capoluogo; Digital PA, misura il livello di integrazione dei Comuni rispetto alle principali piattaforme abilitanti individuate dal Piano triennale per l'informatica pubblica (SPID, PagoPA e ANPR); Digital Openness, misura il livello di apertura dell’amministrazione comunale in termini di numerosità e qualità dei dati aperti rilasciati e il livello di comunicazione con la propria comunità di riferimento attraverso l’attivazione dei principali canali social.

Per ciascuno di questi indici è calcolato il livello di maturità digitale ed è stato infine delineato l’Indice complessivo Ca.Re. (Cambiamento Realizzato), sintesi dei risultati ottenuti nelle tre dimensioni.

Immaginando il percorso di digitalizzazione come una corsa di velocità, che anche alla luce della recente esperienza dettata dall’emergenza sanitaria si è capito che si deve e si può compiere, l’indagine individua tre classi di maturità digitale collocando i Comuni in tre momenti: “Blocchi di partenza”, “Stacco” e “Spinta”. 

Ed è proprio nella fase di “Spinta” che si posiziona Cesena con un indice Ca.Re. pari a 85.6, riflesso delle significative performance dell’Indice Digital Public Services, pari a 82.4, dell’Indice Openness, pari a 80 e dell’Indice Digital PA, pari a 94.4 dove raggiunge il massimo del punteggio anche nei servizi al cittadino relativi all’ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente).

Alessandro Francioni, Dirigente dei Servizi al Cittadino e Innovazione Tecnica del Comune di Cesena e Unione dei Comuni Valle del Savio e Responsabile per la Transizione Digitale sottolinea: “I risultati raggiunti da Cesena in tema di opportunità digitali offerte e fruite dalla comunità sono un orgoglio per tutto il gruppo di lavoro che in questi anni hanno lavorato duramente per garantire una concreta transizione al digitale dell’ente. La collaborazione con i nostri principali partner tecnologici e lo sviluppo professionale di risorse interne ci hanno consentito velocemente di integrarci alle principali asset infrattrutturali del Paese quali ANPR, CIE, PagoPA, SPID e OpenData; non solo per Cesena ma tutti i Comuni della Valle del Savio. I primi servizi on line erogati ai cittadini di Cesena risalgono agli anni duemila. Nel 2002 sperimentammo insieme ad ANUSCA e Postecom, il domicilio digitale del cittadino erogando più di duemila caselle elettroniche, il tutto ben 7 anni prima dell’introduzione legislativa. Ogni anno produciamo nuovi servizi on line e restauriamo continuamente quelli più vecchi tenendo conto anche delle osservazioni dei ns utenti. Quest’anno vogliamo avviare la collaborazione con il Dipartimento per l’Innovazione per l’APP Io.Italia.it, e inaugureremo uno sportello dedicato al supporto dei cittadini che vogliono accedere on line ai tanti servizi pubblicati. Lo chiameremo “Facile Digitale” e dovrà rappresentare un digital office accessibile fisicamente e da remoto. Vogliamo anche avviare dei percorsi di informazione sia nelle scuole che nei Quartieri con micro sessioni di formazione. I prossimi passi sono anche quelli di interfacciare tutti i nostri servizi on line con ANPR in modo che i cittadini nella navigazione on line debbano imputare meno dati possibili. Non dimentichiamo inoltre l’importanza di presidiare la digitalizzazione dei processi di lavoro interni. Da quest’anno la carta che ancora arriva al protocollo, si ferma lì, grazie al progetto di dematerializzazione con certificazione di processo. Tutti i documenti girano nelle varie scrivane virtuali cosi come digitali sono le timbrature, le missioni, le richieste di permessi e ferie. Il percorso è ben consolidato ma va continuato perché alla digitalizzazione e semplificazione delle procedure non c’è limite”. 

Dei 109 Comuni capoluogo emerge che pochi top performer si contraddistinguono per numerosità dei dataset rilasciati, mentre la maggior parte ha un basso livello di maturità della cultura del dato.

Complessivamente, i dataset pubblicati dai 109 Comuni capoluogo sono poco più di 17.000- 48 città su 109 non hanno ancora pubblicato nemmeno un dataset sui propri portali, e 28 Città hanno reso disponibili meno di 100 dataset. In questa dimensione Cesena eccelle sull’interoperabilità cioè sull’alta qualità dei dataset che pubblica anche se il numero di informazioni rese disponibili può ancora crescere.

Utilizzo dei social per la comunicazione dei servizi

La misurazione del livello di apertura non può prescindere dalla capacità delle amministrazioni di raccontarsi in un contesto nuovo, in cui i cittadini ricevono continui stimoli e messaggi da piattaforme private che offrono servizi e opportunità di relazione sempre più avanzate. I canali social e i sistemi di messaggistica istantanea, il cui utilizzo è legato alla capacità soggettiva di attivarli e non dipende dalle determinanti strutturali, rappresentano formidabili strumenti per comunicare e interagire con la cittadinanza.

Anche una comunicazione sempre più multicanale potrebbe consentire al Paese di riguadagnare posizioni nella classifica del DESI che nell’edizione 2020 ha fotografato la dicotomia tra l’effettiva disponibilità di servizi online offerti, e la loro scarsa fruizione da parte a cittadini e imprese.

A livello generale il canale social più diffuso tra i 109 Comuni considerati è Facebook (utilizzato da 95 amministrazioni), seguito da Youtube (attivo in 93 città), Twitter (85) e LinkedIn (84). Più basso il dato relativo a Instagram, con soli 67 Comuni attivi. Ancora poco diffuso Telegram, utilizzato soltanto da 45 città come strumento per informare tempestivamente la cittadinanza su novità, eventi e servizi erogati. Complessivamente, solo 23 Comuni tra i 109 monitorati utilizzano tutti i 6 strumenti analizzati.

Anche la comunicazione è di buon livello e porta così Cesena sul podio dei Comuni con alto livello di Digital Openness a parimerito con Bologna.

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