Il dirigente di Amadori non è stato arrestato

Amadori era intervenuta con una nota stringata  sul presunto arresto di un suo dirigente. Nella sua nota Amadori spiegava che "l’azienda aveva già avviato da tempo una verifica interna, tuttora in corso, che aveva portato la scorsa settimana all’interruzione del rapporto con il collaboratore". Tuttavia, nonostante ci siano in corso atti serrati degli inquirenti, non ci sarebbe stato il provvedimento degli arresti domiciliari, come era stato indicato dalla stampa locale nelle edizioni di sabato mattina e come poi rilanciato dall'Ansa lo stesso sabato intorno alle 12.

La comunicazione, ad un giorno e mezzo dalla diffusione della notizia e dal commento dell'azienda, arriva dall'avvocato difensore Massimo Mambelli che spiega: “L'ho incontrato ieri per altri motivi”. Ed ancora: “Gli ho parlato pochi minuti fa ed è in giro per la città”.

E' in corso inoltre una vicenda milionaria di ammanchi di prodotti avicoli, che nelle ipotesi aziendali sarebbero usciti dal tracciamento aziendale, alimentando una sorta di mercato parallelo. "L’azienda rileva che, dalle prime verifiche interne e con riserva di ulteriori approfondimenti tuttora in corso, il danno stimato ad oggi per Amadori sarebbe sensibilmente inferiore rispetto a quanto riportato sugli organi di stampa", veniva però comunicato da Amadori. Che infine spiegava che “la propria posizione di parte lesa e offesa sull'intera vicenda". Ed ancora: "Al contempo, l’azienda conferma il suo pieno supporto alla Procura della Repubblica, perché venga fatta immediata chiarezza e piena luce sulle condotte illecite che sembrano emergere dalle indagini".