Tragico incendio in un casolare di campagna: muore una donna

Tragedia martedì mattina in un casolare disabitato in via Mesola, nelle campagne di Cannucceto, ai confini con la provincia di Ravenna. Una donna ha trovato la morte nell'incendio che si è sviluppato all'interno della struttura. L'allarme è scattato intorno alle 8,da parte di un residente che ha visto del fumo alzarsi da quell'angolo di campagna. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, con le squadre da Cesena, che hanno domato le lingue di fuoco. Nel corso dell'operazione è stato effettuato il tragico ritrovamento.

Le indagini sono al vaglio dei Carabinieri competenti per territorio, quelli della compagnia di Cesenatico, che hanno proceduto ai rilievi di legge. La donna è stata identificata da un verbale dei carabinieri stessi, presente nell'abitazione, risalente ad un anno fa circa: si tratta di una 35enne nigeriana, irregolare in Italia e oggetto di controllo in quanto praticava la prostituzione lungo la Statale Adriatica.

Il fuoco si è sprigionato da una stufa a gas molto vicina al letto. Le fiamme si sono limitate al locale della camera da letto e sono rimaste soffocate probabilmente dal poco ossigeno, visto che la casa era tutta chiusa, sia le finestre che la porta, che era chiusa a chiave. La donna è morta per l'inalazione fatale del monossido di carbonio, dal momento che non ha riportato significative ustioni. Secondo i primi accertamenti l'occupante, che viveva lì da sola, aveva la disponibilità delle chiavi, ma l'abitazione era scollegata dalle utenze. Per questo la stufa a gas era alimentata da una bombola, che non è esplosa nell'incendio. Mancava anche la corrente elettrica, tanto che in altri locali sono state notate tracce di cera, probabilmente quella delle candele usate per l'illuminazione. La casa è intestata ad un 76enne di Cesenatico.