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Lunedì, 29 Aprile 2024
Alluvione, il simbolo / Cesenatico

Il vescovo Regattieri benedice alla Confartigianato la Madonna creata col fango dell'alluvione

"Il fango - gli è stato spiegato - è stato raccolto, setacciato, asciugato e stampato a pollice nello stampo trasformando la materia che ha generato sgomento e sofferenza in un simbolo di comunione"

Il vescovo monsignor Douglas Regattieri, in occasione della messa natalizia officiata in Confartigianato, ha benedetto la scultura realizzata utilizzando il fango dell'alluvione trasformato in ceramica che rappresenta la Madonna delle Grazie protettrice di Faenza, realizzata dall'impresa Gatti1928 di cui è titolare il presidente di Confartigianato Emilia Romagna Davide Servadei, e la guida pastorale diocesana è rimasta molto colpita dall'intento artistico.

"Il fango - gli è stato spiegato - è stato raccolto, setacciato, asciugato e stampato a pollice nello stampo trasformando la materia che ha generato sgomento e sofferenza in un simbolo di comunione". "Assieme ai milioni di metri cubi di acqua, l’alluvione ha portato con sé l’argilla dai monti, materiale che noi ben conosciamo perché è la materia prima che viene usata da migliaia di anni nella realizzazione delle nostre opere", ha illustrato l'imprenditore artigiano e ceramista Davide Servadei, narrando la genesi del manufatto artistico.

"In realtà l’argilla usata per creare assume la sua plasticità dopo essere entrata a contatto, nei decenni, con materiali organici come il fogliame - ha aggiunto -. Col tempo assume poi quelle caratteristiche ottimali che i ceramisti conoscono. Noi abbiamo abbreviato i tempi e provato a cuocerla per realizzarne una figura: alla ricerca della cifra tipica dei romagnoli, popolazione testarda che non si lascia fiaccare dalle avversità".

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