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Cronaca

Il negozio più amato dai golosi, dal 1892 "Un pezzo di storia che resta intatto nel tempo"

Gestito da Eraldo Tonetti e Marina Marini è un passaggio obbligato per i turisti ma anche un luogo della memoria per tutti quei cesenati appassionati di dolci che prediligono la qualità

Nel lontano 1892, Giuseppe Alessandri, detto Parciocal, lasciava questo mondo e, con molta probabilità, con la sua morte abbandonava anche il suo negozio situato in una delle vie centrali e più belle di Cesena. Già al tempo, all'interno, si vendeva un po' di tutto, proprio come 40 anni fa, quando ad acquistarlo da Silvana Borsari furono due giovani con tanti sogni e speranze: Eraldo Tonetti e Marina Marini, gli attuali gestori del negozio più dolce di Cesena. Stiamo parlando di "Parciocal", sotto i portici di corso Mazzini, passaggio obbligato per i turisti ma anche un luogo della memoria per tutti quei cesenati appassionati di dolci che prediligono la qualità. Il nome "Parciocal", quindi, viene da lontano. Con molta probabilità era il soprannome del suo gestore e il significato, senza farlo apposta, onora indirettamente i prodotti che si vendono perché significa paffutello e pacioccoso.

"Quando siamo entrati si vendevano sia dolciumi che lana e cotone - spiega Eraldo Tonetti - Fummo costretti a scegliere una sola tipologia merceologica e, per fortuna, dico adesso, scegliemmo i dolciumi. Un'altra scelta giusta che facemmo, sempre in modo involontario, fu quella di lasciare il nome originale. Un pezzo di storia che resta intatto nel tempo". Eraldo e Marina erano due ragazzi. Lui aveva lavorato per tre anni al bar Notturno "La Nuit" al ponte Nuovo e non riusciva più a sostenere il ritmo, così, quando un agente che rivendeva il caffè lo informò che c'era un negozio  in vendita, lui non ci pensò un attimo. "Marina lavorava in un'agenzia di pratiche automobilistiche - continua Eraldo - in poche settimane abbiamo deciso sia di sposarci che di intraprendere la nuova avventura. Che tempi...Mi ricordo che avevamo una bella mazzetta di cambiali in tasca ma anche tanta voglia di fare. Fortunatamente partimmo subito bene col negozio".

Quale fu e qual è tuttora il segreto per stare sul mercato tanti anni?
"Beh, posso parlare per noi - continua Eraldo - Sono convinto che a premiarci sia stato il fatto di aver scelto da subito di stare dalla parte della qualità. Quando siamo partiti c'erano molti negozi di dolciumi, ora sono spariti tutti. La nostra forza è stata ed è tuttora avere prodotti sempre freschi e buoni. Un cliente forse non sa che la cioccolata la facciamo portare la mattina presto, non sta ore sotto il sole trasportata da una parte all'altra. Poi, il nostro negozio si trova in una posizione ottimale, è riparato dai portici, c'è la temperatura ideale per mantenere fresca la cioccolata e ogni tipo di prodotto dolciario. Inoltre cerchiamo il meglio  di ogni marca. Il gianduiotto è di una certa azienda, le uova di cioccolata di un'altra".

Qual è il prodotto più venduto?
"Babbi è il nostro secondo brand più venduto, il primo è la Lindt. E tra l'altro i prodotti Lindt che abbiamo noi in negozio non sono come quelli della grande distribuzione, la Lindt li differenzia. Quelli che teniamo noi sono più lavorati. Anche le uova di cioccolato, per esempio, fuori sembrano come quelle del supermercato ma le nostre hanno una crema in più all'interno. Insomma sono un'altra cosa. E i nostri clienti lo sanno. Magari preferiscono  prenderne solo uno perché costa un po' di più che comprarne due o tre ma non di qualità".

Nuovi prodotti?
"Per questa Pasqua molte colombe e uova di cioccolato senza lattosio, senza glutine, senza zucchero... - risponde Federica, la figlia di Eraldo e Marina che ha deciso di seguire l'attività dei genitori - I gusti sono un po' cambiati: i miei genitori mi raccontano che una volta chiedevano solo cioccolato al latte, ora i clienti preferiscono il fondente".

E mentre Federica ci parla, Eraldo è impegnato in una confezione con fiocchi e carta velina. "Ho imparato anche a far questo perché per i nostri clienti è importante avere belle confezioni e a me dà soddisfazione farle - spiega - E' un servizio che nella grande distribuzione non viene dato. Dettagli che fanno la differenza per chi la sa notare. Come la cioccolata in tazza che facciamo noi. Abbiamo una ricetta trovata in un antico libro che abbiamo ereditato dalle precedenti gestioni. I clienti ci dicono che sia una delle cioccolate in tazza più buone mai assaggiate. E io la consegno con una carta arrotolata, sempre nello stesso modo perché ormai è diventata una tradizione. Pensi che a Natale ho le prenotazioni perché non riusciamo a stare dietro alle richieste. Questi, per me, sono qualità e servizio, aspetti a cui non rinunceremo mai". 
 

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