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Cronaca

Il caso "home restaurant" arriva al tavolo antibusivismo della Prefettura

La questione degli home restaurant è stata affrontata al tavolo permanente antiabusivismo insediato in Prefettura

La questione degli home restaurant è stata affrontata al tavolo permanente antiabusivismo insediato in Prefettura. Lo rende noto la Fipe Confcommercio, che assieme all’associazione di ristoratori di Cesenatico Arte, affiliata a Confcommercio, continua a fare pressione sul tema. Per Confcommercio si tratta di “una forma di ristorazione con molti coni d’ombra, che si sta sempre più diffondendo non solo nelle grandi città ma anche nel nostro territorio, con preparazione di pranzi e cene a pagamento presso il domicilio del cuoco su appuntamento e per numero limitato di persone”.

Secondo il Ministero dello Sviluppo economico si tratta di una vera e propria attività economica di somministrazione di alimenti e bevande e deve quindi essere assoggettata alla disciplina legale dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande. “E’ dunque pacifico – dicono il presidenti di Fipe ristoratori Confcommercio Vincenzo Lucchi e la presidente di Arte Monica Rossi - che in assenza dei requisiti prescritti gli home restaurant non possono essere autorizzati a svolgere la propria attività e quindi sono state impartite puntuali direttive alle forze di polizia statali e locali affinché si ponga la massima attenzione al fenomeno segnalato dagli operatori regolari e dalle loro associazioni reprimendo severamente quelle attività di ristorazione non conformi alle vigenti disposizioni di legge in materia”.

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