rotate-mobile
Cronaca

Genitori preoccupati per il bullismo? L'arte marziale che dà sicurezza ai bambini

"Ogni due mesi mettiamo a fuoco un argomento particolare come il rispetto, le buone maniere, l'altruismo, la salute, la responsabilità o il senso civico"

"Insegna a tuo figlio come combattere, così che non debba mai farlo". Queste sono le parole di Rener Gracie, diventato famoso in tutto il mondo per aver trasformato insieme al fratello Ryron l'arte marziale del Gracie Jiu-Jitsu (fondata da suo nonno Helio nel 1925 circa) in uno sport a misura di bambino. L'obiettivo di questa disciplina è non rispondere alla violenza con la violenza, ma sapersi difendere e acquistare, prima di tutto, sicurezza e tranquillità.  Il bullismo non è nato oggi, c'è sempre stato, solo che al giorno d'oggi è amplificato dai mezzi tecnologici utilizzati dai più giovani. Se prima un'angheria restava confinata in un ambito ristretto di amicizie ora gira velocemente sui social, imprigionando la vittima in una spirale autodistruttiva senza fine. 

Proprio per stoppare in tempo alcuni atteggiamenti che potrebbero degenerare, il corso "Bullyproof" (letteralmente a prova di bulli) insegna prima di tutto a trovare la sicurezza dentro sé stessi, poi ad affrontare i bulli con le parole, e infine, se serve, anche con tecniche in grado di neutralizzare l'aggressore senza fargli del male. Praticamente una palestra anche di vita. 

Per ora in Italia sono solo tre i centri certificati dalla Gracie Jiu-Jitsu Academy di Los Angeles che possono insegnare questo metodo. E uno di questi è a Cesena. "Bullyproof" forma i bambini dai 5 ai 13 anni (dividendoli in due classi: la prima dai 5 ai 7 e la seconda dagli 8 ai 13) a diventare forti e capaci di affrontare i bambini più aggressivi. A dirigere il corso dei bambini è Francesco Mazzanti, istruttore certificato, mentre Marcello Amadori, anche lui con il tasca la certificazione, è presente a tutti i corsi ed è il referente anche degli adulti. "Lavoriamo solo su tecniche difensive - spiega Marcello Amadori, medico cesenate, direttore sanitario della casa di cura privata San Lorenzino - Prima di tutto ai bambini insegnamo ad affrontare l'eventuale aggressore a parole, chiedendo con forza a fermezza il rispetto da parte del bullo, e di tenere come referenti principali genitori e scuola, che significa comunicare sempre eventuali atteggiamenti di prevaricazione. Poi in palestra lavoriamo anche sulle tecniche proprie dell'arte marziale, ma spieghiamo che devono essere messe in pratica principalmente davanti a un attacco fisico". 

"Ogni due mesi mettiamo a fuoco un argomento particolare come il rispetto, le buone maniere, l'altruismo, la salute, la responsabilità o il senso civico - continua a spiegare Amadori -  In quel lasso di tempo parliamo coi bambini e coi ragazzi di questi concetti e rinforziamo i lati positivi. Non ci vogliamo sostituire alla famiglia, anzi lavoriamo col suo aiuto. Nei due mesi che affrontiamo un tema c'è una sorta di sistema a punti dove se il bambino a casa svolge un'azione positiva di sua spontanea volontà prende 20 punti, se lo fa su indicazione dei genitori i punti sono 10. Chi arriva all'obiettivo partecipa, se vuole con i genitori, a un momento di gioco extra e si attaccherà alla divisa una toppa. Un po' come si fa nei boy scout."

A settembre partiranno anche i corsi di difesa (verbale e fisica) per le donne, mentre agli allenamenti dei bambini ci si può sempre iscrivere durante tutto l'anno. Si tengono alla palestra vicino al campo di calcio di Ponte Abbadesse due volte a settimana (lunedì e giovedì dalle 18 alle 19) e i primi 10 giorni di prova sono gratuiti. Al momento dell'iscrizione viene consegnata anche l'uniforme gratuitamente e c'è la possibilità di andare a rivedere online (www.graciekids.com) tutte le lezioni che si svolgono in palestra per studiarle anche a casa coi genitori.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Genitori preoccupati per il bullismo? L'arte marziale che dà sicurezza ai bambini

CesenaToday è in caricamento