"Perdiamo un grande capo storico", l'ultimo saluto del popolo repubblicano a Mario Guidazzi
“Un grande capo storico oggi è venuto a mancare – ha commentato Giorgio La Malfa davanti al feretro – speriamo che da lui sorgano tanti altri politici repubblicani che possano rinverdire il partito"
Sabato presso il nuovo cimitero di Tipano con grande partecipazione, i repubblicani cesenati e romagnoli con decine e decine di bandiere delle sezioni hanno reso l'ultimo omaggio al proprio storico capo Mario Guidazzi ex vicesindaco della citta' malatestiana con trentasette anni come consigliere comunale ricoprendo spesso l'incarico di assessore. Come esponente politico cittadino dell'edera preferi' Cesena alla platea nazionale rifiutando sempre incarichi a Roma perche' “A Cesena sto tanto bene” soleva ripetere. Figlio di Mario, di cui portava il nome, assassinato, in corso Cavour a Cesena nel 1944 lo stesso anno della sua nascita, dalle raffiche di un mitra di un milite dei Battaglioni “M” durante il funerale di un fascista perche' non volle o non si tolse il cappello al passaggio del feretro.
Una traccia sanguinosa nel suo passato ben evidenziata oggi dal sindaco Enzo Lattuca, presente con gran parte dell'amministrazione per rendere omaggio all'illustre cittadino, che durante la commemorazione ha ricordato come Mario chiudeva sempre i suoi colloqui con la solita frase: “Quando vai a casa dai un bacio ai tuoi bambini”. “Forse perche' – ha aggiunto Lattuca - lui un bacio dal padre non l'ha mai avuto”. Con Mario Guidazzi termina una lunga catena di repubblicani politici - amministratori dall' ultimo sindaco totalmente repubblicano del dopoguerra Antonio Manuzzi al senatore Libero Gualtieri passando dal deputato e ministro Oddo Biasini, Denis Ugolini deputato e assessore regionale e tanti altri che hanno dato lustro e spessore all'Edera nelle Terre di Romagna ed in particolare a Cesena. “Un grande capo storico oggi è venuto a mancare – ha commentato Giorgio La Malfa davanti al feretro – speriamo che da lui sorgano tanti altri politici repubblicani che possano rinverdire un partito che qui in Romagna ha radici solidissime e lo dimostrano le bandiere delle sezioni e le tante persone che gli hanno voluto dare l'ultimo addio”.
