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Cronaca

Niente 'pietra tombale' sulla scomparsa di Cristina Golinucci, il gip ha detto no all'archiviazione

Sulla scomparsa di Cristina si deve continuare ad indagare. Si riaccendono le speranze per Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci. In queste ore infatti il gip del tribunale di Forlì Massimo De Paoli ha sciolto la riserva respingendo la richiesta di archiviazione

Sulla scomparsa di Cristina si deve continuare ad indagare. Si riaccendono le speranze per Marisa Degli Angeli, la mamma di Cristina Golinucci. In queste ore infatti il gip del tribunale di Forlì Massimo De Paoli ha sciolto la riserva respingendo la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che attraverso la procuratrice Maria Teresa Cameli e la pm Laura Brunelli aveva chiesto al gip di archiviare le indagini prendendo atto della mancanza di prove per identificare gli autori dell'omicidio della giovane cesenate scomparsa nel lontano 1992. Il fascicolo è per omicidio a carico di ignoti.

Nella giornata di venerdì il gip ha detto no alla richiesta di archiviazione con comunicazione via Pec agli avvocati di Marisa Degli Angeli, Barbara Iannuccelli e Nicodemo Gentile che si erano opposti con veemenza all'archiviazione nell'udienza di martedì scorso. Le indagini vanno approfondite secondo il gip del tribunale di Forlì, in particolare per quanto riguarda la circostanza di una testimone che quel maledetto 1 settembre 1992 vide la 21enne di Ronta litigare con un uomo nel parcheggio del convento dei frati cappuccini, prima di sparire nel nulla.

Le sue parole erano state riferite agli inquirenti da altre tre donne, ma queste testimonianze non sono mai state messe a verbale. Per questo il gip ha assegnato tre mesi di tempo alla Procura per rintracciare le donne ed interrogarle, evitando di mettere una 'pietra tombale' sul caso irrisolto.

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