Costa Concordia sta dritta anche grazie a una società di Cesena

Il raddrizzamento della Costa Concordia è stato possibile anche grazie ad una ditta di Cesena: la IMI Project. Una operazione senza dubbio complessa che, per riuscire, ha fatto leva su professionisti d'eccellenza poiché non era consentito sbagliare facendo l’ennesima figuraccia agli occhi del mondo. La società di ingegneria specializzata nella progettazione di impianti industriali Oil&Gas ha disegnato alla perfezione la struttura sottomarina su cui ora poggia saldamente la Costa Concordia.

La IMI Project ha accettato, ad agosto dello scorso anno, l'incarico per lo sviluppo dell’ingegneria ostruttiva della struttura sottomarina da parte di Rosetti Marino di Ravenna, responsabile della costruzione. Una sfida contro il tempo che per essere vinta ha richiesto notevoli sacrifici: ferie posticipate e tante ore di straordinario per svolgere un lavoro di assoluta precisione in tempi di un terzo circa più brevi rispetto a quanto richiesto in condizioni normali.

“La IMI Project – spiega Stefano Baraghini, uno dei titolari - ha estrapolato dagli elaborati generali le singole parti ed ha sviluppato i disegni per l'officina. Un lavoro certosino eseguito con la massima precisione, comprensivo di indicazioni per le saldature e le note di montaggio. Il tutto svolto con la spada di Damocle delle date di consegna, primo tassello indispensabile al successo conseguito in questi giorni”.
Nelle ultime ore tutti i dipendenti e i numerosi collaboratori, hanno seguito in diretta il “raddrizzamento” della Concordia. “Eravamo molto ottimisti – aggiunge Baraghini - e non ci siamo mai preoccupati perché sono operazioni che si fanno in condizioni anche estreme e l'Italia ha grandi capacità per compiti di questo genere. Non era una impresa impossibile perché sono state messe in campo le eccellenze di cui il nostro paese abbonda”.