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Cronaca

Conti pubblici, Lucchi scrive all'Anci: "Serve dotare i Comuni di maggiori strumenti per la lotta contro l’evasione"

Sono questi, in sintesi, i temi su cui il Comune di Cesena ha chiesto ad Anci di impegnarsi nei confronti del Governo, con una lettera indirizzata al presidente nazionale Antonio Decaro (sindaco di Bari) e di Anci Emilia-Romagna Michele de Pascale (sindaco di Ravenna)

Dotare i Comuni di maggiori strumenti idonei alla lotta contro l’evasione tributaria, quale elemento decisivo per affermare la cultura della legalità; ottenere il ripristino delle compensazioni e del recupero dei tagli, con la tenuta del Fondo di Solidarietà Comunale; non limitare l’accantonamento di competenza del Fondo Crediti di dubbia esigibilità, per garantire la salvaguardia dei conti. Sono questi, in sintesi, i temi su cui il Comune di Cesena ha chiesto ad Anci di impegnarsi nei confronti del Governo, con una lettera indirizzata al presidente nazionale Antonio Decaro (sindaco di Bari) e di Anci Emilia-Romagna Michele de Pascale (sindaco di Ravenna).

Nella stessa lettera, sindaco Paolo Lucchi e vicesindaco Carlo Battistini riconoscono poi ad Anci il merito di essere riuscita a far sì, con il suo impegno, che il Governo consentisse ai Comuni di disporre dell’utilizzo dell’avanzo di bilancio. Una decisione, questa, che per il Comune di Cesena ha significato poter investire, nel 2018, oltre 12 milioni di euro in infrastrutture, utilizzati per il completamento del Campus universitario, per opere pubbliche di ripristino della viabilità e per gli impianti sportivi.

Scrivono gli amministratori: "nel corso del 2017 e del 2018 abbiamo più volte richiesto di aiutarci a risolvere un problema che ben conoscete: quello di consentire di disporre dell’utilizzo dell’avanzo pur mantenendo criteri prudenziali per la salvaguardia dei conti. Per noi nell’ultimo bilancio approvato tale somma consisteva in circa 39,2 milioni di euro, di cui 23,8 milioni di euro di accantonamento e 15,4 milioni di euro utilizzabili. Finalmente – e grazie all’impegno diretto di Anci – ciò è avvenuto con la circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 3 ottobre scorso. Immediatamente abbiamo colto l’opportunità per dare corso, già nel 2018, ad importanti interventi per la nostra città, quali il completamento del Campus universitario (in accordo con l’Alma Mater di Bologna) ed opere pubbliche di ripristino della viabilità e per gli impianti sportivi, utilizzando oltre 12 milioni di euro. Siamo certi che ciò potrà migliorare la dotazione infrastrutturale della città e dare anche un importante contributo all’economia ed al sistema delle imprese. Per quest’ultimo aspetto, ricordiamo anche i tempi di pagamento delle fatture ai fornitori, che nel 2017 abbiamo saldato in 20,66 giorni di media".

"Si tratta dunque di un importante risultato di cui va dato merito ad Anci -. Riteniamo al contrario di nessuna utilità collettiva la possibilità, richiesta da Anci al Governo, di limitare l’accantonamento di competenza del Fondo Crediti di dubbia esigibilità: si tratta infatti di entrate che non si realizzano e la norma attuale è finalizzata a non consentire di spendere risorse, proprio per la salvaguardia dei conti - chiosano -. A nostro parere, non è così utile per la sostenibilità dei bilanci, provocare una potenziale carenza di liquidità e creare i presupposti per possibili dissesti. Il Comune di Cesena nella proposta di Bilancio di Previsione per il 2019, ha inserito un accantonamento di poco superiore all’85%, al fine di non consegnare al futuro un bilancio in disequilibrio. Inoltre è già stata fatta anche la scelta di non aumentare i tributi".

"Per quanto riguarda questa amministrazione, gli atti già assunti e presentati al Consiglio Comunale in merito alle aliquote dei tributi locali, perseguono i seguenti obiettivi: invarianza delle aliquote Imu; invarianza dell’addizionale comunale Irpef con applicazione per scaglioni e una soglia di esenzione per redditi fino a 10.000 euro; per la Tasi, applicazione del tributo limitatamente agli immobili non assoggettati ad Imu (fabbricati merce e fabbricati rurali strumentali); per la Tari, conferma della piena copertura del costo del servizio, con un riparto degli oneri del Piano Economico Finanziario tra utenze domestiche e non domestiche ed utilizzo dei proventi del recupero evasione Tari per determinare le tariffe provando a ridurla anche nel 2019". "Utilizzando i dati dei conti consuntivi del 2016 sulla capacità di acquisire le entrate relative ai tributi, su tutte le imposte applicate dal Comune (Imu, Tasi, Tari, addizionale Irpef, imposta di pubblicità e tassa di soggiorno), vede Cesena con un totale accertato pari ad euro 48.116.616,87, di cui l'incassato in conto competenza, cioè nel 2016, è di euro 45.377.250,99, per una percentuale del 94,31%".

"Riteniamo importante anche ottenere il ripristino delle compensazioni e del recupero dei tagli, con la tenuta del Fondo di Solidarietà Comunale - conclude -. Infine è fondamentale dotare i Comuni di maggiori strumenti idonei alla lotta contro l’evasione tributaria, quale elemento decisivo per affermare la cultura della legalità, tra i quali, ad esempio, l’attribuzione ai Comuni dell’irrogazione delle sanzioni per il divieto della pubblicità ai giochi d’azzardo, divieto che andrebbe rafforzato".

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