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Cronaca

Consiglio territoriale della Uil di Cesena: "La priorità resta la lotta al lavoro precario"

Si è svolto oggi 1° marzo il Consiglio territoriale della Uil di Cesena che ha messo al centro del dibattito l’agenda della Uil dei prossimi mesi

Si è svolto oggi 1° marzo il Consiglio territoriale della Uil di Cesena che ha messo al centro del dibattito l’agenda della Uil dei prossimi mesi. I lavori, aperti dalla relazione del Segretario della Uil di Cesena Paolo Manzelli che ha illustrato la situazione politico economica e sindacale del territorio, si sono tenuti alla presenza di Giuliano Zignani, Presidente Nazionale del Patronato Ital  Uil e di Marcello Borghetti Segretario Generale della Uil Emilia-Romagna che ha chiuso i lavori del Consiglio.

"Questo, ad avviso della UIL di Cesena - si legge in una nota - e di tutti i delegati e Sindacalisti intervenuti deve esser l’anno del rinnovo dei contratti che interessa circa dodici milioni di lavoratrici e lavoratori che attendono ancora il rinnovo del loro contratto Nazionale. La priorità della UIL è il lavoro e la lotta alla precarietà. I dati del governo sull’incremento dei contratti a tempo indeterminato e l’aumento dei salari devono essere spiegati, perché la realtà è un’altra e ben lontana dalle narrazioni che se ne fanno. La UIL continuerà a mobilitarsi per la rivalutazione delle pensioni, per una sanità che resti pubblica e universale, per un fisco più equo, e per vere norme a tutela della Sicurezza sul Lavoro. Un Lavoro ancora sottomesso a logiche di precariato e lavoro nero che incrementano l’insicurezza del e nel lavoro. Un confronto, quello emerso nel corso dei lavori del Consiglio, a tutto campo anche sulle principali scelte e nodi di carattere nazionale ed europeo, con uno sguardo all’innovazione ed alle transizioni".

Prosegue la Uil: "All’interno del dibattito tanto si è parlato anche dei problemi di una Regione dove troppo spesso si racconta quello che fa comodo e si nascondono le crepe e le diseguaglianze che si diffondono con un sistema sociosanitario che è ancora di qualità ma che rischia di non reggere alle sfide future. la UIL di Cesena lo denuncia da tempo e la politica solo ultimamente sembra essersi destata dal sonno e riconoscere il valore delle nostre battaglie. Il nostro sistema produttivo nei cambiamenti delle produzioni rischia di essere ostaggio di “fondi” che minano il lavoro e la coesione sociale, la UIL ribadisce che serve responsabilità sociale e non si può vivere di rendita o dei fasti dei tempi passati. La UIL è e rimarrà un sindacato libero da dogmi, senza padrini né padroni e continuerà a dare voce al paese reale, convinta che questo valore sia alla base del consenso che la UIL riscontra dalla sua base e dalle preferenze espresse nelle tante elezioni RSU nelle diverse realtà dei vari settori".

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