Il castello scomparso di San Giorgio e i trofei dei Malatesta
Forse non tutti sanno che a San Giorgio infatti c'era un castello con torre, mura con i merli, fossato e ponte levatoio e con al centro la residenza fatta costruire da Pandolfo Malatesta nel 1422
Forse non tutti sanno che a San Giorgio infatti c'era un castello con torre, mura con i merli, fossato e ponte levatoio e con al centro la residenza fatta costruire da Pandolfo Malatesta nel 1422. Oggi non resta più nulla. O quasi. Come riportato dal Corriere di Romagna, hanno vinto il tempo due trofei, uno in pietra e uno in marmo che si trovano alla Biblioteca Malatestiana, nella foto ce ne è uno che non è in mostra al pubblico.
Nel 1883 l'ex prefetto Bonafede Montanari scrisse in calce ad un disegno della tenuta: “Del castello non resta che la Torre. […] il bellissimo Palazzo, che maestoso sorgeva in mezzo difeso, fu fatto demolire dalla nobile famiglia cesenate Ubaldini la quale comprò il Castello con il patto di nulla distruggere. Le mura di cinta furono vendute nel 1835 dal Municipio e […] barbaramente del tutto distrutte”.
A radere al suolo quel che restava ci hanno pensato i tedeschi nel 1944 mentre erano in ritirata; hanno fatto saltare la torre per impedire che i nemici potessero avere un punto di difesa strategico.
Di questa tenuta rimangono solo i due trofei che in passato erano in bella mostra proprio sopra il ponte levatoio.
L'epigrafe è datata tra il 1409 e il 1412, è scolpita su pietra in caratteri gotici minuscoli “risparmiati” cioè non incisi; un genere molto raro, che ha avuto i suoi centri principali di produzione a Venezia e Napoli.
Questi reperti nel 1820 furono spostati dalla torre del castello e incastrati nel muro del primo ramo di scale del Palazzo Comunale. Poi, nel 1960 furono trasferiti in biblioteca nel corridoio del refettorio francescano. Infine nel 2002 l'ultimo trasloco dove si trovano ora: nella sala espositiva della Malatestiana al primo piano.
