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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

La svolta nell'articolo 3 del decreto 'Election Day', Cesena da oggi è capoluogo: "Ce lo meritiamo". Cosa cambia

La svolta è arrivata con il decreto 'Election day' che fissa le prossime elezioni per l'8 e il 9 giungo ma prevede anche un articolo 3 che sancisce il passaggio di Cesena a capoluogo, alla stessa stregua di Forlì. "Promosse" anche Urbino e Carrara

Il 30 gennaio 2024 entra di diritto tra le giornate storiche di Cesena. La svolta è arrivata nella serata di lunedì con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge 'Election day' che fissa le prossime elezioni per l'8 e il 9 giungo ma prevede anche un articolo 3 che sancisce il passaggio di Cesena a capoluogo, alla stessa stregua di Forlì. A darne l'annuncio è il sindaco Enzo Lattuca con tutta la giunta presente, non manca l'emozione nella suggestiva Sala degli Specchi che si trova in Municipio. 

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Da oggi, 30 gennaio 2024, Cesena è ufficialmente co-capoluogo, "E' un momento importante, la ritengo una promozione meritata sul campo, una conquista - ha detto Enzo Lattuca - da oggi la provincia è Forlì + Cesena e non più Forlì - Cesena". Questo viene infatti ufficialmente sancito nell'ordinamento giuridico chiudendo un percorso iniziato in consiglio comunale lo scorso 10 luglio e 32 anni dopo l'istituzione della provincia di Forlì-Cesena. Infatti nel 1992 venne creata la Provincia di Rimini e la restante parte della vecchia provincia di Forlì divenne Provincia di Forlì-Cesena. 

Uno status che è stato riconosciuto dopo una campagna pubblica "che non ha visto l'appoggio dell'opposizione" si toglie un sassolino dalla scarpa il sindaco. Ma cosa dice l'articolo 3 del decreto Election Day, il numero 7 del 29 gennaio 2024. Al comma 3 si legge: 'Nelle province la cui denominazione è composta dal nome di più comuni, il capoluogo è individuato in ciascuno dei comuni stessi e lo statuto stabilisce quale delle città capoluogo è sede legale della provincia". Al comma 4: 'L'applicazione del comma 3 non comporta l'istituzione di nuovi uffici provinciali". La sede legale resta quella di Piazza Morgagni a Forlì.

Ma come si è arrivati a questa accelerazione? Lo spiega il sindaco Lattuca, si dovrà ovviamente attendere la conversione in legge del decreto entro 60 giorni, ma non ci dovrebbero essere sorprese. "Prima abbiamo lavorato - spiega il primo cittadino - sulla legge Calderoli di riforma delle province, poi questo progetto si è arenato, nel mese di gennaio si è concretizzata questa possibilità per Cesena nel decreto 'Election day' che all'articolo 6 dice che il decreto stesso entra in vigore il giorno successivo a quello della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (pubblicazione avvenuta ieri), per questo possiamo dire che da oggi siamo ufficialmente capoluogo".

'Promosse' anche Urbino e Carrara

E' ovvio che una delle cose più importanti è sapere cosa cambia in concreto per Cesena: "In primis - sottolinea il sindaco - aumenta la capacità della città di intercettare finanziamenti, partecipare a bandi e procedure. Se fossimo già stati capoluogo, Cesena dal Pnrr avrebbe intercettato 13 milioni di euro in più, il budget per rigenerare la stazione sarebbe stato di 20 milioni e non di 10 milioni di euro".

Insieme a Cesena diventano capoluogo, per effetto di questo decreto, anche Urbino e Carrara, 'sorelle' di Pesaro e Massa. "Non toglie nulla a Forlì - ripete Lattuca - il sindaco Zattini aveva detto che non era una priorità, ma in questo caso non si tratta di priorità o meno, c'era una lacuna evidente da colmare. Perché questo percorso è iniziato il 10 luglio? E' stato anche il riconoscimento di come Cesena ha affrontato l'alluvione, anche per questo motivo ci meritiamo il traguardo, nessun si sentirà più cittadino di serie B, è un momento importante per il futuro della città. Cesena è la 49esima città d'Italia per abitanti, il comprensorio cesenate ha più abitanti e una maggiore estensione di quello di Forlì, noi siamo a tutti gli effetti una provincia bicefala. Al di là dell'aeroporto, della Questura e della Prefettura, Cesena e Forlì hanno gli stessi insediamenti, in passato Cesena aveva anche il suo tribunale". In pratica Cesena era fino ad oggi la città più popolosa a non essere capoluogo dopo Giugliano, in provincia di Napoli.

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