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Cronaca

Cesena capoluogo, il sindaco: "Data storica, ma non festeggiamo. Aspettiamo il traguardo della squadra di calcio"

Lattuca è intervenuto a 'Mattina 24' su Rai News 24 con i sindaci di Urbino Maurizio Gambini e di Carrara Serena Arrighi, che hanno conquistato lo stesso status della città malatestiana

"C'è un tema di orgoglio, di dignità, di riconoscimento dello status della città". A dirlo il sindaco Enzo Lattuca commentando in collegamento con Rai News 24 la notizia di Cesena co-capoluogo di provincia. Lattuca è intervenuto a 'Mattina 24' con i sindaci di Urbino Maurizio Gambini e di Carrara Serena Arrighi, che hanno conquistato lo stesso status della città malatestiana.

Il Sindaco ha mostrato la prima pagina della Gazzetta Ufficiale pubblicata lunedì 29 gennaio affermando che "ci sono tante conseguenze concrete: se Cesena fosse stata già riconosciuta come co-capoluogo di Provincia, insieme a Forlì, qualche anno fa, avremmo ancora il Tribunale, che invece nel frattempo è stato chiuso, e soprattutto avremmo avuto tra i 13 e i 15 milioni di euro di finanziamenti in più nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I bandi riservati alle città capoluogo sono tanti e molteplici sono le opportunità per migliorare le scuole, gli spazi pubblici, e per portare avanti altri progetti strategici. Penso anche al comparto sicurezza: Cesena è una città di circa 97 mila abitanti, è la 50esima città in Italia per numero di abitanti, la gran parte dei capoluoghi di Provincia hanno meno abitanti di Cesena. La nostra è una provincia "bicefala" nel senso che i 400 mila abitanti sono suddivisi perfettamente nei due comprensori e quello di Cesena è addirittura superiore a quello forlivese. Essere riconosciuti come capoluogo significa inoltre essere riconosciuti da tutte le Amministrazioni dello Stato con un'attenzione particolare al tema della sicurezza. Questi sono solo alcuni esempi, le conseguenze positive le scopriremo. Non è solo una questione simbolica". 

Poi un riferimento all'alluvione di maggio. "Quella del 30 gennaio, che è il giorno esatto dell'entrata in vigore del Decreto, è per noi una data storica. Non organizzeremo festeggiamenti particolari perché siamo una città reduce, da qualche mese, di una terribile alluvione. Per i successi sportivi aspetteremo il raggiungimento di traguardi sportivi della nostra squadra di calcio, e continueremo ad impegnarci per far ripartire al completo la nostra città. Lo faremo con ancora più orgoglio, consapevoli che questa condizione di capoluogo se la sono conquistata i cesenati anche per la prova che hanno dato nelle settimane più difficili e terribili dell'alluvione del maggio scorso". Una prova di rinascita e di nascita, così definita dalla giornalista in studio.

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