Il locale nel cuore della città raddoppia inglobando l'insalateria gourmet. Tanta arte nella piazza del Teatro

“La Cantera” raddoppia. Nella serata di venerdì 8 settembre, in piazza Mario Guidazzi, in uno degli scorci più suggestivi di Cesena, inaugura un nuovo progetto eno-gastronomico.  I titolari de “La Cantera”, infatti, hanno inglobato il vicino “Safe & Sound”, l’insalateria gourmet che per tanti anni, davanti al teatro Bonci, ha proposto una ricca selezione di piatti light. 

Molto indicativo il Pay-Off del nuovo progetto: “Cesena, Romagna Bistrot”, un’insegna che richiama concetti che hanno sempre caratterizzato l’offerta de La Cantera: l’identità familiare, la stagionalità dei prodotti, il trade d’union tra avanguardia e tradizione, il legame con il territorio e una visione internazionale che, nel nome della buona tavola e dello stare insieme, ha sempre abbattuto ogni steccato.

Spiega lo staff: "Il concept della nuova Cantera, infatti, pur mantenendo intatto il suo “senso di appartenenza”, avrà maggiore respiro con una proposta culinaria ampia ed eterogenea e piatti “espressi” più protesi verso la sperimentazione le contaminazioni.  Ma l’upgrade non sarà solo in cucina, ma anche nell’offerta artistica che, potendo contare su una porzione assai più ampia di piazza Guidazzi, la piazza del Teatro, sarà ancora più strutturata ed ambiziosa.  Al grido di “molto più di un bistrot”, l’obiettivo di fondo - secondo gli intendimenti della proprietà - resta l’innalzamento della qualità dell’offerta di Cesena che si appresta dunque ad accogliere questo nuovo progetto imprenditoriale che, nel solco di un format vincente, punta a regalare un’immagine ancora più trendy del centro di Cesena"

 “La Cantera da venerdì sarà più grande - spiega Andrea Rossi - ma l’anima resterà sempre quella delle origini, ovvero un locale che propone un divertimento inclusivo basato sulle logiche di una famiglia ‘allargata’, un contenitore dinamico aperto alla città, dove allestire mostre ed eventi, ma anche uno snodo di relazioni con le sedie ‘storte’ e i piatti spaiati proprio per ribadire che da noi conta più l’autenticità della perfezione”.