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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Verande, 65 pratiche nel caos. Il Comune: "Non furono gestite da questa giunta"

L'Amministrazione comunale di Cesena interviene per fare il punto della situazione sul ristorante I Gessi, dopo la sentenza con la quale il giudice ha accolto il ricorso proposto dalla Società Al Monte. Lo fa con una nota

L’Amministrazione comunale di Cesena interviene per fare il punto della situazione sul ristorante I Gessi, dopo la sentenza con la quale il giudice ha accolto il ricorso proposto dalla Società Al Monte. Lo fa con una nota, firmata dalla Giunta, inviata ai capigruppo, nella quale ripercorre non solo la vicenda dell’immobile di via del Monte al centro del contenzioso, ma allarga lo sguardo sul cosiddetto ‘caso verande’.

Spiega la nota: “Per prima cosa si ritiene opportuno precisare subito che la delicata e difficile situazione delle “verande”, ed in particolare del Ristorante i Gessi non è stato determinato da atti compiuti da questa Giunt”. Viene sottolineato, infatti, che la convenzione di cui la sentenza dei giorni scorsi ha dichiarato la nullità è stata sottoscritta fra Comune e la Soc. Al Monte nell’agosto del 2002, ovvero 11 anni fa. Com’è noto, la convenzione conteneva una disposizione, secondo la quale la veranda andava realizzata in base al Regolamento Edilizio, che prevedeva una “autorizzazione temporanea”. Ma nella sentenza dei giorni scorsi, la veranda è considerata “connessa ed essenziale” allo svolgimento dell’attività e, sulla base di questa considerazione quel contratto risulta nullo, in quanto si imperniava su un elemento di “incertezza”, se non di illegittimità, ovvero la temporaneità della veranda, peraltro dimostrata anche dall’atto d’obbligo sottoscritto dai titolari, per smontarla se richiesto dal Comune. Ad ulteriore dimostrazione della propria estraneità ai quei fatti, la Giunta ricorda che l’autorizzazione temporanea della veranda del Ristorante i Gessi, era già scaduta il 18 giugno 2008, quindi un anno prima del suo insediamento”.

Non solo: l’Amministrazione tiene a sottolineare di non aver alcuna responsabilità sull’intera questione “verande”, e di aver semplicemente provveduto ad emanare atti obbligatori, conseguenti alle decisioni assunte dal Consiglio Comunale il 2 Aprile 2009, di abrogare l’articolo del Regolamento Edilizio, che prevedeva appunto le autorizzazioni temporanee. “Peraltro – ricorda l’Amministrazione – si è dovuto agire anche in seguito all’indagine avviata dalla Magistratura nel Gennaio del 2009, che ha portato al sequestro di 65 pratiche precedentemente autorizzate. Da quando invece ci siamo occupati del “caso verande” abbiamo coinvolto il Consiglio Comunale, anche mediante il prezioso ausilio della Commissione Speciale, allargata alle associazioni”.

“Appare evidente – prosegue l’Amministrazione - che, non solo questa Giunta non ha determinato alcun “caso Verande”, ma semmai, al contrario, con i due provvedimenti assunti dopo che il caso era già esploso ha consentito a circa l’80% degli operatori, di continuare ad esercitare l’attività con maggiori certezze. Qualora, in malaugurata ipotesi, ne conseguissero danni al Comune di Cesena addebitabili a responsabilità di amministratori o dirigenti comunali, esso chiamerebbe gli stessi a risponderne”.

IL CONTENZIOSO DEL COMUNE.

Infine, l’Amministrazione fornisce i dati relativi ai contenziosi che hanno interessato il Comune di Cesena dal 2009 a oggi: complessivamente sono stati 425 i casi discussi, di cui 342 con esito favorevole al Comune e altri 24 con esito parzialmente positivo. Scendendo nel dettaglio, su 211 contenziosi di tipo amministrativo, 201 si sono conclusi a favore del Comune; sul fronte civile, su 83 contenziosi, 58 hanno avuto esito positivo per il Comune e 3 hanno avuto un esito parzialmente positivo; sul fronte tributario, su 122 casi, 77 si sono conclusi positivamente per il Comune e 21 hanno avuto un esito parzialmente positivo. Infine, in materia di lavoro, su 9 contenziosi, 6 si sono conclusi con esito positivo per il Comune.

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