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Cronaca

Cambiano i tirocini in Emilia Romagna: tre le tipologie previste

Da lunedì sono cambiati i tirocini in Emilia-Romagna. "Sono tre le tipologie previste", illustra il consigliere regionale Pd, Tiziano Alessandrini, vice presidente della commissione Politiche economiche

Da lunedì sono cambiati i tirocini in Emilia-Romagna. «Sono tre le tipologie previste – illustra il consigliere regionale Pd, Tiziano Alessandrini, vice presidente della commissione Politiche economiche -: la prima con finalità orientativa e formativa rivolta alle persone che hanno conseguito un titolo studio negli ultimi dodici mesi; la seconda finalizzata all’inserimento o al reinserimento lavorativo di disoccupati, persone in mobilità o inoccupati e la terza ha funzione di orientamento e formazione o di inserimento e reinserimento non solo lavorativo ma anche sociale».

Il cambiamento è dovuto all’entrata in vigore della legge regionale n. 7 del 19 luglio 2013, che modifica la legge regionale 17 del 2005 nella parte in cui norma i tirocini, pur confermandone l’impianto complessivo, e attua le Linee guida adottate da Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano nell’Accordo siglato il 24 gennaio scorso.

 «Una delle novità più rilevanti è il diritto del tirocinante a ricevere un’indennità – continua Alessandrini -. Per rafforzare l’aspetto formativo la Regione ha poi introdotto come obiettivo del progetto formativo del tirocinio gli standard di conoscenze e capacità contenuti nel Sistema regionale delle qualifiche, mentre viene rafforzata la vigilanza sul corretto utilizzo dei tirocini per prevenire ogni abuso, attraverso una più stretta connessione con le Direzioni regionali e territoriali del Ministero».

In caso di violazioni degli obblighi previsti dalla legge per soggetti promotori e datori di lavoro, sono previste l’immediata interruzione del tirocinio e il divieto di attivare ulteriori tirocini nei successivi 12 mesi. Ancora, in caso di mancato o ritardato invio della convenzione e del progetto formativo, la legge prevede sanzioni amministrative pecuniarie. È invece la legge n. 92/2012 a prevedere sanzioni per chi non corrisponde l’indennità dovuta al tirocinante.

«In questo periodo di crisi i tirocini rappresentano un’opportunità preziosa di formazione e inserimento nel mercato del lavoro per chi ha appena finito gli studi, chi ha perso l’occupazione o chi ha avuto difficoltà di inserimento sociale, ed è importante prevedere un’apposita indennità – conclude Alessandrini -. Accanto a questa opportunità, è giusto vigilare per garantire standard qualitativi alti e prevenire abusi».

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