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Cronaca

Il 'calvario' in treno di un giovane ricercatore universitario: "Da Pescara a Cesena, nove ore di viaggio"

"Pescara-Cesena nove ore di viaggio". E' la disavventura capitata mercoledì in treno a Ferdinando, un giovane ricercatore dell'Università di Bologna che vive nella città malatestiana

"Pescara-Cesena nove ore di viaggio". E' la disavventura capitata mercoledì in treno a Ferdinando, un giovane ricercatore dell'Università di Bologna che vive nella città malatestiana. Un viaggio 'calvario' che viene descritto con rammarico dal ragazzo. Effettivamente tra Pescara e Cesena ci sono poco più di 280 chilometri, una disavventura che apre uno spaccato sugli inconvenienti con cui devono fare i conti i pendolari, anche a causa di tragici eventi che possono verificarsi purtroppo sui binari.

Il primo step agevole da Pescara ad Ancona (in treno regionale), poi l'inizio dei problemi per una tragedia (un investimento tra Fano e Pesaro). Questo comporta la soppressione del treno regionale delle 20:45 che avrebbe dovuto portare Ferdinando a Bologna. 

"Ci viene detto che i passeggeri sarebbero dovuti salire sul treno successivo, delle 22.35,  diretto a Rimini. Lo facciamo, il treno parte quasi regolare e raggiunge faticosamente Rimini, coi suoi inevitabili rallentamenti, verso le 1.15. Durante questo viaggio, il capotreno ci tiene costantemente informati, prima contando i passeggeri che sarebbero dovuti proseguire dopo e avvisandoci prima della disponibilità di un taxi, e poi di un intero treno per le sole tre persone, tra cui me, che sarebbero dovuti proseguire da Rimini (verso Cesena, Castelbolognese e Imola).

"Il treno promesso, al nostro arrivo a Rimini non c'era - spiega Ferdinando - poi ci viene detto che sta arrivando un treno vuoto, solo per noi tre 'superstiti' (e per un quarto che era già a Rimini) da Faenza a 70 chilometri di distanza. Ma com'è possibile? Non era meglio un taxi?", si chiede il giovane.

Il lungo viaggio prosegue: "Poco dopo le 2.30 partiamo e facciamo inspiegabilmente tutte le fermate (Santarcangelo, Savignano, Gambettola, dove ovviamente non sale e non scende nessuno) e in due scendiamo a Cesena alle 2.53! Le altre due passeggere proseguono in treno. Un treno che originariamente doveva sostituire quello delle 20.45 a noi soppresso da Ancona fino a Bologna. Ma che fermerà la sua corsa inspiegabilmente a Faenza. Lasciando a piedi le due temerarie fino alla nuova ripartenza per Bologna, da Faenza, alle 4.44 come primo treno verso il capoluogo".  Secondo il giovane ricercatore "Una notte assurda, sfortunata e con tinte fantozziane una volta arrivati in Romagna".

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