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Lavori Pubblici / Bagno di Romagna

Bagno di Romagna, secondo tentativo per la palestra scolastica: "Ecco perchè il cantiere si è fermato"

E’ il sindaco Marco Baccini che ha informato i propri cittadini che il cantiere si è fermato

Secondo tentativo per la realizzazione del progetto di riqualificazione della palestra scolastica del Comune di Bagno di Romagna e altri problemi in vista per la realizzazione dell’intervento. E’ il sindaco Marco Baccini che ha informato i propri cittadini che il cantiere si è fermato, in quanto la ditta esecutrice, spiega lo stesso primo cittadino, "ha sospeso in modo arbitrario ed illegittimo le lavorazioni, producendo un danno all’Ente comunale ed alla nostra comunità".

"Continua ad essere una storia tormentata quella della palestra scolastica comunale, chiusa dal 2010, ed attorno alla quale - commenta Baccini - si stanno via via concentrando una serie di assurdità fuori da ogni previsione e che hanno dell’incredibile. Nel 2018 venne espletata una gara d’appalto che fu vinta da una ditta che non esegui quasi nulla delle opere previste e con la quale abbiamo avviato due cause giudiziarie. Secondo tentativo di appalto nel 2022, a conclusione del quale il 21 dicembre 2022 sono stati assegnati i lavori per un importo di 1.036.392,27 euro (+ Iva 10%) al Cear di Ravenna (Consorzio Edili Artigiani Ravenna), la quale ha indicato come azienda esecutrice una ditta consorziata. La data di fine lavori, fissata inizialmente al 27.05.2023, è stata poi posticipata al 2 novembre, a causa di una serie di condizioni verificatesi nel frattempo, quali i ritardi nell’approvvigionamento dei materiali connessi alla situazione geopolitica generale e l’alluvione di maggio che ha colpito la sede produttiva del Cear. Il 3 marzo è stato sottoscritto il contratto di appalto e – come da condizioni in esso contenute – il 22 marzo scorso il Comune ha versato al Cear  228.006,30 euro a titolo di anticipazione del 20%. Il secondo pagamento previsto dal contratto a carico del Comune è fissato al raggiungimento dell’importo pari al 35% dei lavori, che ammonta ad una somma di 362mila euro".

"Allo stato attuale, sono state eseguite lavorazioni che neppure rappresentano il 20% della consistenza del cantiere ed a partire dal 26 settembre si è preso atto di una indebita sospensione dello stesso da parte della ditta consorziata per cause interne alla stessa, che non attengono al rispetto del contratto di appalto - informa Baccini -. A fronte di questa evidente inadempienza, abbiamo chiesto al Cear l’allontanamento della ditta dal cantiere e la più urgente ripresa delle lavorazioni. Nonostante questa vicenda stia sinceramente ripercuotendosi anche sulla tensione personale per la realizzazione di questo cantiere, la volontà di consegnare alla nostra comunità una palestra nuova e di risolvere un problema che si protrae da 13 anni, così come il peso quotidiano dei disservizi che questa mancanza provoca a tanti cittadini, mi danno la forza di lottare ed impegnarmi personalmente per risolvere anche questo ennesimo ostacolo e lavorare per arrivare all’obiettivo".

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