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Cronaca

Autotrasportatori cesenati in rivolta: "No al liberismo incondizionato che porta al Far West"

No al liberismo incondizionato e al Far West nel settore dell'autotrasporto che rischia di scaturire dalla nuova legge di stabilità. Lo chiede Confartigianato Trasporti cesenate presieduta da Valerio Cangini (circa 250 associati) dopo l'assemblea di Area Vasta tenutasi a Ravenna

No al liberismo incondizionato e al Far West nel settore dell'autotrasporto che rischia di scaturire dalla nuova legge di stabilità. Lo chiede Confartigianato Trasporti cesenate presieduta da Valerio Cangini (circa 250 associati) dopo l'assemblea di Area Vasta tenutasi a Ravenna a cui hanno partecipato le imprese di autotrasporto romagnole associate a Confartigianato. Al seminario era presente una nutrita delegazione di imprese di autotrasporto cesenati. Al centro dell'attenzione la recente legge di stabilità 2015, che ha ridisegnato alcune regole fondamentali per il settore.


 

Relatori d'eccezione quali il presidente nazionale di Confartigianato Trasporti Amedeo Genedani neoletto presidente di Unatras e Stefano Zunarelli, ordinario di Diritto dei Trasporti all’Università di Bologna. “La nuova Legge di Stabilità – rimarca il presidente di Confartigianato Trasporti cesenate Cangini - intervenendo per superare la Sentenza 2014 dell’Unione Europea sui Costi Minimi, è andata ben oltre attuando una vera e propria riforma dell’autotrasporto merci, all’insegna di un liberismo eccessivo, in un settore delicato in cui occorre tutelare anche la sicurezza stradale degli utenti. Confartigianato Trasporti ha tentato fino all’ultimo, con una serie di emendamenti presentati da vari gruppi parlamentari , di evitare il rischio di un nuovo mercato selvaggio dei servizi di trasporto, ma la fiducia posta dal Governo sul provvedimento, ha vanificato la prospettiva del mantenimento di una liberalizzazione regolata del mercato. Il mercato è sempre più caratterizzato da servizi al massimo ribasso, e dalla distorsione della concorrenza determinata dallo sfruttamento di imprese disperate che trasgrediscono le regole e dal fenomeno del cabotaggio abusivo, esercitato da vettori stranieri. Una novità positiva – aggiunge Cangini - è invece la accresciuta responsabilità solidale della committenza nell’affidare servizi di trasporto a vettori non in regola, tramite la richiesta del Durc e la previsione di un portale tenuto dall’Albo Autotrasportatori delle imprese di autotrasporto virtuose, da cui i committenti dovranno verificare le garanzie di regolarità delle imprese, a cui affidare i servizi. Diversamente, in caso di mancata verifica dei requisiti di regolarità, saranno corresponsabili con l’autotrasportatore per retribuzioni, contributi, ritenute fiscali e violazioni sulla strada, a seconda del contratto di trasporto stipulato”
 

“Tra le richieste delle imprese – aggiunge il responsabile Confartigianato Trasporti cesenate Eugenio Battistini - spiccano una lotta più efficace al cabotaggio illegale dei vettori esteri, la semplificazione burocratica delle regole a carico delle imprese di autotrasporto, oberate a dismisura di adempimenti e la realizzazione di un portale deel imprese regolari, contro la concorrenza sleale che divampa nel settore.

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