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Cronaca

La modella multata: "Passeggiata 'imposta' dal mio lavoro, solo così posso avere misure perfette"

"Gli abiti devono calzarmi a pennello, e solo camminando posso avere la gamba longilinea che mi serve per il mio lavoro". I Carabinieri sono stati inflessibili

Mancano ormai pochi giorni per sdoganare le tanto desiderate, e per qualcuno imprescindibili passeggiate. Dal 4 maggio infatti sgranchirsi le gambe sarà possibile, e non solo "in prossimità della propria abitazione". Per i sindaci ci sarà la possibilità di riaprire parchi e giardini, ma i controlli non mancheranno, visto che il divieto di assembramento resta.

Può dirsi doppiamente sfortunata Beatrice Bozzuto, modella cesenate, che qualche giorno fa è stata 'pizzicata' dai Carabinieri durante una passeggiata vietata, e multata insieme a sua madre. Sfortunata perchè non solo mancano pochi giorni alla tanto attesa "Fase 2", ma anche perchè la 26enne era da poco arrivata a Cesena, da Verona.

"Stavo passeggiando con mia madre, devo ammettere che mi trovavo lontano da casa, a circa 5 chilometri di distanza. Eravamo a San Giorgio, mentre io abito a Villachiaviche, con mia madre avevamo cercato un posto isolato e tranquillo".

Carabinieri inflessibili, multata la modella

La giovane modella non si aspettava di trovarsi davanti, in un posto così appartato, due Carabinieri. Gli uomini dell'Arma sono stati inflessibili, ed è scattata una doppia salata multa, per mamma e figlia. A nulla sono valse le giustificazioni della avvenente ragazza che ha provato a spiegare che quella passeggiata era imposta dal suo lavoro, e dalla necessità di mantenersi in forma perfetta. Beatrice è anche una grande appassionata di kick boxing e già in passato si è guadagnata le copertine dei giornali.

"Il 30 aprile sarò testimonial di un sito di e-commerce, ho mostrato ai carabinieri anche il messaggio dell'azienda. Gli esercizi a casa non sono sufficienti e le palestre sono chiuse, gli abiti devono calzarmi a pennello, e solo camminando posso avere la gamba longilinea che mi serve per il mio lavoro". 

Beatrice è testimonial di diversi marchi di abbigliamento e di intimo, ed in passato ha partecipato al concorso "Miss Italia". I Carabinieri non hanno voluto sentire ragioni, la tesi lavorativa non è passata, "devo avere certe misure per indossare gli abiti che sponsorizzo, lavoro da dieci anni nel mondo della moda". "La cosa che mi dispiace di più - conclude Beatrice - è che si è beccata la multa anche mia madre, che era lì solo per accompagnarmi". 
 

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