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Cronaca Savignano sul Rubicone

Alcune fasce della giornata scoperte, i sindaci lanciano l'appello alle Ferrovie dello Stato: "Più fermate nel Rubicone"

Una lettera indirizzata da 10 Sindaci del Rubicone e della Valmarecchia alle Ferrovie dello Stato per implementare le fermate dei treni alle Stazioni di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo di Romagna

Una lettera indirizzata da 10 Sindaci del Rubicone e della Valmarecchia alle Ferrovie dello Stato per implementare le fermate dei treni alle Stazioni di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo di Romagna. L’iniziativa vede coinvolti, nel dettaglio, i Sindaci e le Sindache dei Comuni di Borghi Silverio Zabberoni, Cesenatico Matteo Gozzoli, Gambettola Letizia Bisacchi, Gatteo Roberto Pari, Longiano Mauro Graziano, Roncofreddo Sara Bartolini, San Mauro Pascoli Luciana Garbuglia, Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini, Sogliano al Rubicone Tania Bocchini, riuniti nell'Unione Rubicone e Mare, e le sindache di Verucchio Stefania Sabba e Santarcangelo di Romagna Alice Parma, che aderiscono all’Unione Valmarecchia.

I primi cittadini e le prime cittadine, supportati nelle loro richieste dall’Assessore regionale alla Mobilità, Andrea Corsini, segnalano in particolare, alcune fermate necessarie per integrare fasce orarie della giornata che, al momento, risultano in parte o del tutto prive del servizio. In particolare chiedono che il treno che parte da Forlì alle 9,28 si fermi nelle stazioni ferroviarie di Gambettola, Savignano sul Rubicone e Santarcangelo (attualmente non ci sono fermate in nessuna di queste tre) e che il treno che parte da Forlì alle 10,33 fermi anche a Gambettola e Santarcangelo (ora ferma solo a Savignano). Questo andrebbe a servire la fascia centrale mattutina nella tratta che altrimenti sarebbe completamente scoperta, in direzione Bologna-Ancona. Nella direzione Ancona-Bologna le criticità sono maggiori. Nel dettaglio le carenze riguardano la prima parte della mattinata mentre la possibilità di avvalersi del trasporto ferroviario nelle ore serali e notturne è del tutto assente. La segnalazione dei sindaci e delle sindache riguarda i treni che partono da Rimini alle 8,02, alle 9,58 e alle 22,04, tre corse per le quali si chiede la fermata anche nelle stazioni di Santarcangelo, Savignano sul Rubicone e Gambettola. Per le fasce notture si chiede che la tratta venga implementata, con le fermate intermedie di cui sopra, indicativamente negli orari 23,45/24 e 1,30/1,45.

L’impegno dei Sindaci e delle Sindache sul fronte del trasporto pubblico risponde anche all’obiettivo di una mobilità sempre più sostenibile.

“La richiesta di aumentare le fermate dei treni sulle colline del Rubicone e nella Valmarecchia deve trovare una risposta positiva per due importanti ragioni - afferma l’assessore regionale a Turismo, Trasporti, Infrastrutture Andrea Corsini -. La prima è che il turismo outdoor e dei borghi in questi ultimi anni si sta sviluppando sempre di più e le colline romagnole, luoghi di grande bellezza paesaggistica e storica, possono diventare ancora più attrattive se migliora anche l’accessibilità. La seconda ragione risponde alla sfida al cambiamento climatico che ci chiede di investire e rafforzare il trasporto collettivo come scelta prioritaria e principale negli spostamenti di cittadini e turisti. Due direzioni che vedono la Regione impegnata da tempo non solo con gli ingenti investimenti sul rinnovo del parco treni e autobus degli ultimi 10 anni. Proprio per questi motivi sosteniamo con convinzione l’appello delle sindache e dei sindaci in linea con la strategia regionale e del Patto per il lavoro e per il clima. Anche attraverso misure come queste si permette al territorio di crescere in modo sostenibile con l’ambiente”.

“Ad oggi gli spostamenti non sono possibili durante tutto l’arco della giornata e per molti potenziali utenti è di fatto impossibile fruire del trasporto sulla linea ferroviaria Bologna-Ancona – affermano gli amministratori firmatari della lettera-. Se efficiente e moderno, il trasporto pubblico è di grande utilità: riteniamo che questo sia lo strumento alternativo al trasporto privato per eccellenza e, in prospettiva, sostitutivo.”.

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