Ucraina, l'ong nata a Cesena punto di riferimento per raccolta fondi e accoglienza. La scuola accoglie i ragazzi in fuga

Avsi, organizzazione non governativa senza scopo di lucro nata a Cesena nel 1972, si mette in moto per l'Ucraina "rispondendo ai ripetuti appelli di papa Francesco che ha invitato a farsi carico dei profughi in fuga dall’Ucraina, dove 'scorrono fiumi di sangue e lacrime'”,  Avsi ha infatti avviato una segreteria operativa a livello nazionale in collaborazione con l’ong Emmaus, presente in Ucraina, volta a favorire l’accoglienza e l’integrazione dei profughi e a sostenere le famiglie disponibili a fornire un aiuto. Avviata l’operazione #HelpUkraine.

In modo particolare a Cesena le diverse associazioni stanno muovendosi in coordinamento con il Comune e con la Caritas, secondo le loro specifiche mission. Avsi si pone come punto di riferimento sia per la raccolta di fondi (da versare direttamente alla sede di Cesena o sul sito https://www.avsi.org/it/campaign/emergenza-ucraina-helpukraine/88/) sia per il supporto informativo.

Tra i compiti di Avsi "l’accompagnamento a famiglie impegnate in esperienze di accoglienza, offrendo vicinanza ed aiuto a famiglie in arrivo da Ucraina e alle persone che le ospitano personalmente o mettono a disposizione appartamenti. Il Banco di Solidarietà sta prendendo in carico alcuni nuclei famigliari composti da ucraini che stanno ospitando minori ucraini rifugiati a Cesena con distribuzione periodica di beni alimentari e di prima necessità; insieme a volontari di origine moldava residenti a Cesena ha attivato anche l’invio di pacchi alimentari a famiglie ucraine rifugiate nella località di Prepelita in Moldavia".

"La Fondazione del Sacro Cuore si è messa a disposizione, in raccordo con il Comune, per accogliere nelle proprie classi ragazzi provenienti dalle zone di guerra e l’associazione La Comitiva, che opera nell’ambito del recupero scolastico, si è proposta con i suoi volontari per l’aiuto allo studio e corsi di italiano a sostegno dei ragazzi che arrivano dall’Ucraina. Infine la Compagna delle Opere Romagna potrà occuparsi di eventuali inserimenti lavorativi e  di formazione dei profughi".