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Savio in piena, Savio in secca: il confronto è scioccante. E con la siccità spuntano i rifiuti

Il fatto che il fiume Savio sia a carattere alluvionale lo confermano le grandi piene autunnali e le altrettanto grandi secche estive alle quali i cesenati sono abituati da sempre. Nel filmato abbiamo riportato una delle sue tante piene, che possono arrivare fino a mille metri cubi al secondo, del 12 novembre dello scorso anno, confrontandola con la pochezza delle acque di questa calda e siccitosa estate 2017. Come si vede al tumultuare dei flutti sotto le arcate del Ponte Vecchio di Cesena si è sostituito un piccolo rigagnolo e al posto del grande bacino di raccolta sotto la cascatella nient'altro che una pozza d'acqua stagnante che lascia vedere il fondo e le strutture lignee delle fondamenta del ponte. Se la siccità di oggi fa temere per tante cose, in primis l'agricoltura, tuttavia il Savio ridotto in queste condizioni non è cosa nuova, il fenomeno si ripete con più o meno intensità ogni estate in particolare nei mesi canicolari come luglio ed agosto. Certo oggi sulla scarsità delle acque influiscono i prelievi degli acquedotti dei comuni della vallata che ogni anno sono sempre più assetati e il fiume fa quello che può. Tuttavia il fatto di acque basse oltre al normale potrebbe essere occasione per ripulire l'alveo sotto la cascata dove, con gli anni, si sono andati a raccogliere materiali di ogni genere. In particolare si possono notare, qua e là, resti di tronchi, radici, pezzi metallici ed in particolare numerosi pneumatici, alcuni anche di grosso diametro, certamente portati a valle dalle piene.
 

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