Zaccheroni premiato nel nome di Vicini: "La Nazionale? Ti sfinisce. Ho avuto rapporti burrascosi con i presidenti"
Nella sua Cesenatico 'Zac' ha ricevuto il premio in memoria di Azeglio Vicini nella cornice di Palazzo del turismo. Una occasione per ripercorrere la lunga carriera
Dopo l’anno di stop del 2020, l'ultimo tecnico premiato era stato Eusebio Di Francesco, l’associazione degli allenatori romagnoli è tornata ad assegnare il Trofeo Nazionale Panchina A.I.A.C. ROMAGNA, in memoria di Azeglio Vicini. Nella cornice di Palazzo del Turismo a Cesenatico l'importante riconoscimento è andato ad Alberto Zaccheroni.
"E' un onore ricevere questo premio, in particolare a Cesenatico". L'allenatore, tra le altre di Milan, Lazio, Inter ma anche ct di Giappone ed Emirati Arabi, ha raccontato un aneddoto: "Ero allenatore degli allievi del Cesenatico e ci stavamo allenando al Parco Ponente, vidi Azeglio che era ct dell'italia, ma ero timido e non ebbi il coraggio di salutarlo. Poi nel corso degli anni diventammo amici".
"Sei mai stato vicino ad allenare la Nazionale?" ha chiesto Daniele Magnani. "Non è mai stata una mia grande ambizione - ha detto Zac - guardate che fine hanno fatto i mister che hanno allenato l'Italia, è un onore, ma ti sfinisce".
"La mia fortuna - ha sottolineato Zaccheroni - è stata quella di aver fatto la gavetta, dall'interregionale alla serie A". Poi il mister ha ripercorso la carriera: "Ho avuto rapporti un po' burrascosi con i presidenti....", si ricordano in particolare gli attriti con Berlusconi ai tempi del Milan.