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Profanato "l'altare" verde che ricorda Davide nel punto in cui fu ucciso, sradicati fiori e lumini. La moglie: "Sono ferita"

Veder profanare i fiori piantati per ricordare Davide Calbucci, morto ammazzato da un vicino di casa, è stato come veder morire di nuovo suo marito. Iwona Bednarz, la moglie di Davide, il 49enne ucciso il 19 dicembre del 2020 con 64 coltellate mentre portava a spasso il cane alla Buca, il parco delle Vigne, nei pressi della sua abitazione, è molto ferita dall'atto vandalico nei confronti del piccolo "altare" verde che ha ricostruito per commemorare la morte del marito.

La donna, dopo l'omicidio, aveva piantato un albero proprio nel luogo dov'era caduto a terra Davide, aggiungendo alcune piante in cerchio e dei lumini a energia solare che si accendono solo di notte. Ma lì, nel luogo esatto dove a terra era entrato il sangue di suo marito, Iwona aveva voluto piantare delle primule che fioriscono a primavera. "Sono rimasta di sasso l'altro giorno quando ho visto che qualcuno si era preso la briga di sradicarle tutte solo per farmi uno spregio - ci racconta Iwona ancora sotto shock - E' un atto che mi ha ferito moltissimo. Io non so perchè l'abbiano fatto ma chi l'ha fatto è sicuramente senza cuore. So che a qualcuno ha dato fastidio che io abbia messo un ricordo di Davide nel parco perchè una volta sono stata fermata e mi è stato detto che il parco non era un cimitero e che andassi a casa mia a fare queste cose... Ecco io vorrei dire a questa persona che anche in Italia, nei luoghi in cui si è verificato un incidente mortale, si ricordano le persone con  un lumino o dei fiori. Quindi non capisco perchè il ricordo di Davide debba dare così fastidio. Perché questo accanimento contro la mia famiglia".     

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