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Tariffa igiene ambientale: ecco come chiedere il rimborso

L'Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori interviene sulla Tariffa d'igiene ambientale. Spiega che si tratta di "un tributo e pertanto non può essere soggetta ad IVA

L'Aduc - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori - interviene sulla Tia (Tariffa d'igiene ambientale) in maniera fattiva. Spiega che si tratta di “un tributo, nonostante sia stata chiamata "tariffa", e pertanto non può essere soggetta ad IVA. Per questo motivo, tutti coloro che hanno pagato l'Iva sulla TIA potranno richiederne il rimborso al proprio gestore dei rifiuti”. Ecco il modello da compilare reso noto dall'associazione.
 
Come chiedere il rimborso Il primo passo è chiedere il rimborso dell'Iva pagata negli ultimi 10 anni al proprio gestore del servizio rifiuti tramite raccomandata A/R, utilizzando il modulo qui sotto (consigliamo di copiarsi e incollarsi il modulo qui riportato su un file di testo per modificarlo e compilarlo, piuttosto che stamparlo così com'è e riempirlo a penna). Se il gestore si rifiuta di rimborsare l'imposta oppure non risponde entro 15 giorni, si potrà adire il giudice di pace della propria città, anche senza avvocato per importi inferiori a 1.100 Euro tramite una citazione orale.
 
Si raccomanda inoltre di allegare al modulo, copia di un documento di identità.
Ecco di seguito il Fax Simile del Modulo.


Raccomandata A/R
 
Al legale rappresentante pro tempore del Gestore del servizio
Con sede legale in______________________
via__________________
 
 
   e p.c             Comune di residenza ___________________
via______________________-
 
 
Oggetto: Richiesta di ripetizione per indebito oggettivo ai sensi degli artt. 2033 c.c. e seguenti – Iva corrisposta e non dovuta
 
Premesso che:
 
- Dal…..al……[specificare gli anni per i quali si chiede il rimborso, che possono retroagire fino a 10, termine di prescrizione dell’azione di ripetizione dell’indebito] ho effettuato il pagamento della Tia1 (Tariffa d’Igiene Ambientale) da Voi erroneamente maggiorata dell’Iva per l'immobile sito in ......[città,  via, interno, piano];- Che l’Iva in questione non è dovuta, stante la natura “tributaria” delle somme corrisposte e non “corrispettiva”, secondo quanto ormai chiarito dall’intervento della Corte Costituzionale prima (sent. 238/2009) e dalla recente sentenza della Cassazione n. 3756 del 9 marzo 2012;- Che pertanto quanto pagato in eccesso è di……………euro e costituisce indebito oggettivo ai sensi dell’art. 2033 c.c. ripetibile, entro 10 anni dal pagamento;
 
intima  la ripetizione di euro……………. entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento della presente, da effettuarsi tramite bonifico bancario [ovvero altra modalità – indicare quale sin d’ora]. Laddove la presente rimanga inevasa, sarò mio malgrado costretto ad adire tutte le vie giudiziarie competenti (Giudice di Pace).
 
La presente valga quale messa in mora, interruttiva di ogni termine di prescrizione.
 
Data, luogo Firma
 
________________________________
 
(Fonte ADUC)
 

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