Quando a fine luglio dello scorso anno fu venduto per fatto l'accordo tra Forlì e Rimini per una gestione comune degli aeroporti fui facile profeta nel prevedere che l'accordo non c'era e che i tempi sarebbero stati ben più lunghi di quanto annunciato. Mai però avrei ipotizzato un fallimento totale come quello raggiunto oggi. Il mancato accordo Sab, Seaf ed Aeradria non significa solamente l'incapacità di creare un sistema aeroportuale unico, và ben oltre le politiche di un singolo settore. Creare una unica società avrebbe dovuto significare valorizzare l'esistente, ma anche razionalizzare il sistema, affrontando i problemi e le difficoltà di bilancio (di tutti e non di un singolo polo) senza preconcetti, avendo il coraggio di tagliare se necessario. Alle difficoltà dei partiti che tutti conosciamo, si aggiunge oggi il totale fallimento della Regione incapace di svolgere il ruolo di guida che le competerebbe, delle politiche sui trasporti, di piani e programmi che - sfornati a getto continuo - al dunque rimangono carta straccia e lettera morta a fronte della incapacità di dare soluzione quando si deve affrontare un vero problema delle nostre comunità. Le politiche di sistema, la Romagna intesa come sistema multipolare policentrico, l'Area Vasta da utilizzare come metodo di lavoro subiscono un colpo durissimo. I campanili ed i piccoli interessi di bottega ancora una volta hanno prevalso. Poi ci si chiede perché il giudizio dei cittadini sulla politica sia ai minimi termini. Chi governa non può incolpare il destino cinico e baro : sarebbe opportuno che qualcuno ne traesse le doverose conseguenze.

Renato Lelli

Segretario Regionale P.R.I.