"La scuola è prima di tutto scambio (di idee, di legami) e condivisione (di emozioni, paure o soddisfazioni non importa) e constatare che tutto ciò ora non è possibile ha portato un velo di tristezza su molti alunni"
"Il rapporto tra professori e docenti si è rafforzato: cerchiamo di venirci incontro da entrambe le parti, dato che ci troviamo tutti nella stessa situazione"
"Tante persone non si fermano davanti a questa tragica emergenza e che continuano a svolgere la loro professione, nonostante le difficoltà e i pericoli che comporta essere in prima linea"
"L'andare a fare la spesa in quel caso può diventare il momento per fare qualcosa di utile alla propria salute mentale oltre che fisica, in quanto unico motivo per fare una camminata"
E i bambini? Le loro giornate sembrano diventate vuote, senza scuola la vita sembra quasi sospesa. La guida degli insegnanti è fondamentale e se ne sente tutta la mancanza.
"Faccio parte di una schiera di professionisti della sanità che fino a poco tempo fa, in pochi conoscevano, ma che ci sono sempre stati e oggi più che mai continuano a svolgere il loro lavoro"
"Ho un babbo molto atletico di ben 87 anni che per mantenersi in forma ogni giorno si faceva almeno 7/8 km a piedi. Ora non è più possibile, non esce nemmeno per fare la spesa"
"Una mattina dello scorso fine settimana, dove non ero di turno, sono andata a fare la spesa. Devo ammettere che la fila necessaria da fare in questo periodo, offre degli spunti di osservazione interessanti"
"Sono una persona che ha bisogno di routine, di obiettivi giornalieri e quando mi è stato detto di stare a casa ho dovuto stravolgere le mie abitudini , le quali a loro volta già mutate da febbraio per chiusura dell’Università"
"Credo che ricorderò questo periodo quasi come il periodo più duro e più brutto della nostra vita ( al primo posto c’è stato solo il momento della diagnosi)"
"Fra due mesi esatti compirò 39 anni, eppure le sensazioni di questo periodo mi riportano all’infanzia, quando i miei genitori mi lasciavano ai nonni materni"
"Sopratutto per le giovani coppie che non convivono, questa lontananza sta diventando un problema e le videochiamate non sono sufficienti a sostituire il contatto umano vero e proprio"
"Abbasso la maniglia piano piano. C'è buio della loro stanza, ma non silenzio. Tutt'e due hanno i cellulari in mano. Fino a qualche giorno fa mi sarei arrabbiata"
E' prevalso in me sconforto e paura per il futuro che ci troveremo dopo l'emergenza. Nonostante questi sentimenti negativi sono sicura di trovare sostegno nella fede grazie al parroco e al gruppo dei miei amici