"Sono state compromesse, quasi sempre in maniera irreparabile, nascite e nidificazioni in corso proprio in quel periodo sia nei territori montani, sia in pianura"
Gli ambientalisti sottolineano che "come descritto nel cartello della Regione, il tutto appare motivato da ragioni di “sicurezza e di prevenzione del dissesto idrogeologico”, ma questo non convince affatto e non giustifica a nostro parere, un simile intervento"