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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Agguato ai 4 tifosi, i club: “Atto da delinquenti, Siena ha preso le distanze”

Il presidente del coordinamento dei Club Cesena Roberto Checchia condanna l'episodio, senza tuttavia rinfocolare la polemica ed anzi spiegando che proprio la tifoserie senese ha preso le distanze da questo brutto episodio

Un “tranquillo week end di paura”: così il presidente del coordinamento dei Club Cesena Roberto Checchia bolla l’episodio avvenuto sabato scorso, con l’aggressione a Siena a quattro tifosi del Cesena da parte di un gruppo di tifosi bolognesi (gemellati con Siena). I quattro, in attesa della partita, stavano visitando i luoghi d’arte della splendida città toscana, quando – colpevoli solo di indossare una felpa che faceva riferimento alla squadra del Cavalluccio – sono stati attaccati anche con attrezzi di ferro, a freddo. Una ragazza ha rimediato la rottura del naso.

Checchia condanna l’episodio, senza tuttavia rinfocolare la polemica ed anzi spiegando che proprio la tifoserie senese ha preso le distanze da questo brutto episodio: “Un premeditato ed infame attacco senza senso. Quattro ragazzi come tanti altri cesenati, vogliono passare un weekend in allegria e felicità unendo la visita alla splendida città toscana con la loro passione per il calcio. Cosa c’è di male? Una maglia con scritto Cesena? Quello che è accaduto sabato non ha giustificazioni e mai lo potrà avere. Attaccare e colpire (con una chiave inglese) ragazzi ed in particolare una ragazza, che tranquillamente passeggiavano per le vie di una delle più belle città del mondo, va aldilà di ogni rivalità. Gli autori del gesto, di una vigliaccheria e brutalità come non si vedevano da tanto, non possono essere considerati tifosi di calcio tanto meno Ultras (hanno ideologie e modi di comportarsi diversi), hanno un solo nome: delinquenti o banditi”.

Quindi la richiesta di regole più severe: “Questo episodio è l’ennesima riprova che bisogna dire basta, con il permissivismo italiano; come Coordinamento Clubs insieme alla Federazione alla quale apparteniamo (FISSC) ci faremo promotori per iniziare un cammino di cambiamento delle regole e normative che ruotano attorno al mondo dei tifosi.  Ognuno in Italia deve essere libero di andare a vedere una partita di calcio o qualsiasi altro sport senza dover pensare chi è gemellato con chi, come mi devo vestire, come devo arrivare, ecc. Se realmente vogliamo essere un paese civile è ora di iniziarlo a dimostrare anche dalle piccole cose; ed il calcio è una piccola cosa all’interno della vita di noi persone”.

 Ed infine: “Nel rinnovare la nostra vicinanza ai ragazzi protagonisti di questo tremendo agguato, li invitiamo a non mollare e continuare (sappiamo sarà difficile) ad andare avanti con la loro passione per non darla vinta a questi teppisti. Vogliamo infine ringraziare i Fedelissimi di Siena (i primi ad avvisarci dell’accaduto) e i cittadini di Siena che in questi giorni hanno espresso solidarietà ed amarezza per quanto accaduto, dimostrando il vero volta della loro bellissima città”.

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