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Caso plusvalenze, rapporti tra Chievo e vecchio Cesena: al via il processo bis

Al via il processo bis nei confronti del Chievo e del suo presidente Luca Campedelli per la vicenda delle presunte plusvalenze fittizie

E' partito al Tribunale federale nazionale della Figc, guidato da Cesare Mastrocola, il processo bis nei confronti del Chievo e del suo presidente Luca Campedelli per la vicenda delle presunte plusvalenze fittizie. Il Chievo, accusato insieme al Cesena (nel frattempo fallito) di illeciti amministrativi relativi al triennio 2014-2017, è deferito per responsabilità diretta ed oggettiva. Il 25 luglio scorso il Tribunale aveva dichiarato  l'improcedibilità nei confronti del club veneto per la mancata  audizione di Campedelli e aveva restituito gli atti alla procura  federale, che ha istruito un nuovo procedimento.

l patron del club veneto ha partecipato all'udienza di mercoledì, che si è svolta a porte chiuse. La Procura federale della Figc ha chiesto una penalizzazione di 15 punti nei confronti del Chievo da scontare nella stagione in corso, mentre per Luca Campedelli la richiesta è di 36 mesi di inibizione. Le richieste sono le stesse formulate nel primo processo, annullato per improcedibilità, con la sola differenza che la penalizzazione in quel caso era da scontare nella stagione precedente con la conseguente retrocessione in Serie B. Ribadita anche la richiesta di 36 mesi di inibizione nei confronti del presidente del club veneto, Luca Campedelli. Per Samuele Mariotti e Guido Albini, dirigenti del Cesena coinvolto nel caso prima del fallimento, sono stati chiesti 16 mesi di inibizione.

Il Crotone chiederà di essere ammesso come parte interessata, essendo l'ultima delle  retrocesse nella passata stagione di serie A. Per gli ex dirigenti del Cesena nell’udienza del 17 luglio c’è stato un patteggiamento che prevede l’inibizione di 24 mesi per Giorgio Lugaresi, di 16 mesi per i vicepresidenti Mauro Giorgini, Graziano Pransani, Mauro Urbini e gli altri membri del consiglio d'amministrazione Walther Casadei, Claudio Manuzzi, Annunzio Santerini, Marino Vernocchi, Giampiero Ceccarelli e Roberto Desiderio, di 12 mesi per il direttore generale Gabriele Valentini, di 10 mesi per il direttore finanziario Christian Dionigi e il responsabile dei rapporti con la tifoseria Roberto Checchia.

Del caso se ne erano occupati il portale Calciomercato.com e il tg satirico di Canale 5, Striscia La Notizia. Nel mirino giocatori che passati dal Chievo Verona al Cesena e viceversa, non certo fuoriclasse ma giocatori in erba delle giovanili, alcuni dei quali non giocano più, quotati milioni di euro. L'inviato di "Striscia" Moreno Morello si era presentato agli allenamenti del Cesena Calcio a Villa Silvia per avere chiarimenti su queste plusvalenze milionarie messe a bilancio. Con Morello vi era anche l'autore dell'analisi sui bilanci del Cesena e del Chievo, il giornalista Pippo Russo, che ha evidenziato l'interscambio milionario tra la squadra veneta e quella romagnola. Alcuni giocatori di giovanili del Cesena, dopo essere transitati al Chievo per 5 milioni di euro, sono poi ritornati “a casa” pochi giorni dopo. La Procura ha richiesto 5 punti di penalizzazione per ognuno dei bilanci sotto accusa (2014/2015, 2015/2016 e 2016/2017), per un totale di 15 punti di penalizzazione.

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