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Giovedì, 25 Aprile 2024
Sport Cesenatico

12mila temerari ai nastri di partenza: tutto pronto per la 46esima Nove Colli

Il fascino di questa corsa, che si snoda sulle colline romagnole passando da alcuni dei luoghi più suggestivi e degli scorci più incantevoli della terra di Giovanni Pascoli, ha attecchito in tutto il mondo

Domenica, alle 6, 12mila temerari cicloamatori sfideranno la brezza mattutina della Riviera Romagnola per partecipare alla 46° edizione della Granfondo Nove Colli. Un appuntamento sempre più imperdibile per i fans delle due ruote, che all'apertura delle iscrizioni hanno letteralmente bruciato tutti i posti disponibili in soli 4 minuti. I partecipanti avranno a disposizione due tipi di percorso tra cui scegliere: quello breve, da 131 km, in cui verranno affrontate solo quattro delle nove temibili salite previste; e quello lungo, da 205 chilometri, la Granfondo per eccellenza essendo anche la più antica del mondo, quella che qualunque cicloamatore sogna di fare almeno una volta nella vita.

Il fascino di questa corsa, che si snoda sulle colline romagnole passando da alcuni dei luoghi più suggestivi e degli scorci più incantevoli della terra di Giovanni Pascoli, ha attecchito in tutto il mondo: saranno 47 le nazioni rappresentate al via, tra cui anche Australia e Nuova Zelanda. Tanti anche i vip che si cimenteranno sulle due ruote, dall'ex attaccante juventino Fabrizio Ravanelli alla medaglia d'oro olimpica di sci di fondo Cristian Zorzi. All'arrivo sarà presente anche Paolo Simoncelli, padre del Sic, lo sfortunato campione di motociclismo che ha perso la vita in un tragico incidente in pista a Sepang.

In onore di Marco, che prese anche parte ad un'edizione della Granfondo, la G.C. Fausto Coppi, società organizzatrice della Nove Colli, ha deciso di ritirare il pettorale 58, numero che ha accompagnato Simoncelli durante la sua carriera: il pettorale verrà consegnato direttamente dal presidente della G.C. Fausto Coppi, Alessandro Spada, nelle mani del padre di Marco, quale gesto per ricordare il campione di motociclismo. "Come ogni anno la partenza della gara diventa la chiosa di un lavoro che dura dodici mesi - afferma Spada -. Una liberazione dal punto di vista emotivo, una gioia dal punto di vista sportivo. Anno scorso la nostra macchina organizzativa è stata messa a dura prova dal maltempo, ma ne siamo usciti vincitore e questo ci ha dato tantissimo morale. Siamo così ripartiti con grande entusiasmo per questa quarantaseiesima edizione e spero che tutti i ciclisti presenti possano godersi il calore della Romagna lungo le strade delle nostra magnifica manifestazione". 

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