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Sammarinese e già vaccinato, l'attaccante Nicola Nanni sogna il gol all'Italia col 'suo' Titano

"Incontrarsi coi difensori top che ci sono al mondo è sempre un'emozione e allo stesso tempo una difficoltà massimale. Un peccato giocarsi questo tipo di partite in un periodo storico del genere"

C'era anche Nicola Nanni tra i ragazzi del settore giovanile dell'A.C. Cesena, che si spense nell'estate di tre anni fa. La punta sammarinese, rimasta svincolata, firmò in seguito un quinquennale col Crotone. Dopo il primo anno in prestito a Monopoli, il classe 2000 sammarinese è tornato in riva al Savio con la medesima formula, senza tuttavia trovare la prima rete tra i professionisti. Titolare fisso nella Nazionale del Titano, venerdì sera a Cagliari avrà la possibilità di mettersi in mostra contro gli Azzurri di mister Roberto Mancini. 

Nanni, il ritiro con la Nazionale è risucito a rimarginare la ferita del gol di Balestrero?

"Pesa ancora tanto, eravamo riusciti a raddrizzarla nonostante l'espulsione e quello che era successo durante la partita. Brucia, però bisogna guardare avanti nonostante faccia male e ci abbia tolto un sogno che avevamo".

Una sola volta da titolare a Ravenna, tanti ingressi a gara in corso e non utilizzato ai playoff. E' soddisfatto del minutaggio stagionale?

"Sì, ho sempre ringraziato il Mister per la fiducia che ha avuto in me, perché ci ha creduto quando in tanti non lo avevano fatto la precedente estate. Ho cercato di dare il massimo, perché era una maglia importante e ci tenevo a fare bene per questa squadra, colgo l'occasione per ringraziare il Mister, il direttore e i miei ex compagni".

Per la prossima stagione vede qualcosa di diverso rispetto a un nuovo prestito in C?

"Non ci penso perché ancora devo terminare questa stagione, ho ancora gli impegni con la Nazionale. A tempo debito ci penserò, sono concentrato a finire qua. Lavorerò quest'estate per tornare più forte di prima".

Fosse per lei, rimarrebbe un'altra stagione in prestito a Cesena?

"Cesena per me rappresenta tanto ed è stato un onore giocarci quest'anno. Quest'estate si vedrà, non chiudo nessuna porta sicuramente".

Lei è di San Marino, ha già fatto il vaccino?

"Sì, l'altro giorno. Col focolaio scoppiato da noi a fine gennaio, avevo sviluppato gli anticorpi come praticamente tutta la squadra, quindi è bastato fare la monodose. Io e Ricci abbiamo avuto un caso particolare: sempre negativi ai tamponi, però abbiamo avuto i sintomi e sviluppato gli anticorpi. Una situazione strana, è come se lo avessi avuto".

Com'è passare durante la stagione dall'affrontare i colleghi in serie C alle più grandi stelle del calcio europeo?

"Cambia e non cambia: per come lo affronto io, non cambia nulla. E' chiaro che incontrarsi coi difensori top che ci sono al mondo è sempre un'emozione e allo stesso tempo una difficoltà massimale. Un peccato giocarsi questo tipo di partite in un periodo storico del genere, senza i tifosi allo stadio... è un momento particolare per tutti".

Venerdì sera a Cagliari giocherà contro l'Italia... cosa darebbe pur di segnare un gol agli Azzurri?

"Sogno di farlo non solo agli Azzurri, è un pezzo che inseguo il gol: è la parte che mi manca di più. Una partita quasi proibitiva per noi, non partiamo sempre 'colpiti', ma cerchiamo di fare quello che possiamo durante il match".

I sammarinesi tifano Italia in occasione dei Mondiali e degli Europei?

"Sì dai, è chiaro che ci sentiamo italiani e facciamo il tifo per l'Italia".

A Euro 2020 chi vede favorita per la vittoria finale?

"Ci sono tante squadre forti, non ho bene il quadro in testa, però la Francia è una corazzata, anche la stessa Italia ha dimostrato di essere una Nazionale forte che può competere con tutti".

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