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E' morto Azeglio Vicini, ex commissario tecnico della nazionale di calcio

L'ex allenatore della nazionale italiana di calcio, Azeglio Vicini, è morto a Brescia. Il tecnico, nato a Cesena nel 1933, avrebbe compiuto 85 anni a marzo

Sarà ricordato come l'allenatore delle "Notti Magiche". Il mondo del calcio, e non solo, piange la scomparsa dell'ex allenatore della nazionale italiana di calcio, Azeglio Vicini. Il tecnico, 84 anni, era nato a San Vittore di Cesena il 20 marzo del 1933, ma da oltre mezzo secolo vivea a Brescia. Lascia la moglie Ines, ed i figli Ofelia, Manlio e Gianluca. Da tempo era malato. Una delle ultime uscite pubbliche è stata a marzo di un anno fa quando a Palazzo Loggia a Brescia presentò il suo libro "Azeglio Vicini. Una vita in azzurro" scritto con il figlio Gianluca e la moglie Ines. I funerali saranno celebrati giovedì alle 16:30 nel Duomo di Brescia. La salma sarà tumulata nella tomba di famiglia a Cesenatico.

Dal 1976 al 1986 aveva allenato l'under 21, per essere poi promosso alla guida della nazionale maggiore. E' stato il commissario tecnico degli azzurri a Italia '90, dove la nazionale venne sconfitta in semifinale a Napoli ai calci di rigore contro l'Argentina di Maradona. Gli rimanse sempre il cruccio che il San Paolo e i tifosi, in prevalenza partenopei, non avessero adeguatamente sostenuto la Nazionale in quella sfida. Seguì una gran polemica, ma la città rifiutarono sempre l'accusa di aver tradito l'Italia per Maradona.

>>IL CORDOGLIO<<

"Avremmo meritato di vincerlo quel Mondiale, ma siamo stati sfortunati - disse -. Con sei vittorie e un pari siamo arrivati terzi. L’Argentina invece fu sconfitta due volte e andò in finale con la Germania. In quelle notti conquistammo gli italiani, il loro affetto fu travolgente. E Italia-Argentina resta una delle partite più viste in tv di tutti i tempi". Come calciatore indossò le maglie Vicenza, Sampdoria e Brescia, dove nel 1966 appese le scarpe ai chiodi a 33 anni.

>>LE NOTTI MAGICHE: IL VIDEO RICORDO<<

Nel campionato successivo iniziò la sua carriera da allenatore sulla panchina delle Rondinelle, retrocedendo in serie B. Entrò nel settore tecnico della Nazionale e dopo dieci anni tra Under 23 e Under 21 approdò, nel 1986, alla Nazionale maggiore, subentrando ad  Enzo Bearzot. Vicini rimase commissario tecnico fino al 1991, prima di lasciare la Nazionale in mano ad un altro romagnolo, Arrigo Sacchi. Sia agli europei del 1988 sia ai mondiali del 1990 l'Italia si classificò al terzo posto.

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