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A Modena rimbomba "Romagna Mia": MarilunGOL, il Cesena espugna il Braglia

Si chiude con le migliaia di tifosi del Cesena giunti al Braglia a cantare "Romagna Mia", che proprio nei giorni scorsi ha compiuto i 60 anni di storia. E' il Cesena a vincere il primo round.

Si chiude con le migliaia di tifosi del Cesena giunti al Braglia a cantare "Romagna Mia", che proprio nei giorni scorsi ha compiuto i 60 anni di storia. E' il Cesena a vincere il primo round. Grazie ad un gol di Marilungo al 18' il Cavalluccio porta a casa la partita di andata della semifinale dei playoff contro il Modena e mette un mezzo piede nella finale che decreterà la terza squadra ad accompagnare le già promosse Palermo ed Empoli in serie A.

La partita viene decisa grazie ad una splendida azione personale di Defrel, che fa fuori Garofalo e mette in mezzo un pallone che Marilungo non può sbagliare. Nel secondo tempo l'espulsione per doppia ammonizione di Gagliardini (che salterà il ritorno) complica le cose alla truppa di Bisoli, che con qualche piccola sofferenza sul finale porta a casa la posta piena. Al ritorno al Cesena 'basterà' perdere con un gol di scarto per accedere alla finale, dove eventualmente affronterà la vincente di Latina-Bari.

PRIMO TEMPO - Il Cesena si schiera con un un 4-3-3 che all'occorrenza diventa un più solido 4-5-1, con Defrel e D'Alessandro pronti a rientrare nella linea dei centrocampisti oltre a dare manforte a Marilungo quando si tratta di attaccare la difesa del Modena. Modena che deve vincere per poi sperare di avere due risultati utili su tre al ritorno, e quindi cerca di fare la partita. Ma la doccia fredda per i canarini arriva al 18' di gioco. Defrel si libera sulla fascia di Garofalo con astuzia, salta un altro uomo e mette forte in mezzo dove Marilungo, appostato a un metro dalla porta, non può fare altro che insaccare alle spalle dell'estremo difensore Pinsoglio. Da qui alla fine del primo tempo non succede molto, se si esclude un tiro dai 25 metri di Burrai ben parato da Agliardi e una punizione alta di Mazzarani allo scadere dei primi 45 minuti di gara.

SECONDO TEMPO - Nella seconda frazione di gioco come prevedibile si gioca ad una sola metà campo, con il Modena che spinge a tutta e il Cesena che si difende in maniera ordinata soprattutto con un monumentale Volta. Per la verità i canarini sono 'ingabbiati' (è proprio il caso di dirlo) dal centrocampo del Cesena che è una vera e propria diga davanti alla difesa, con Cascione che macina chilometri e che viene colpito infatti dai crampi sul finale del match. I gialloblù non collezionano infatti grandi occasioni da rete e faticano a presentarsi dalle parti di Agliardi. Fino al 68' quando Gagliardini, per una ingenua trattenuta, rimedia il secondo giallo e lascia il Cavalluccio in dieci uomini. Per proteste viene espulso anche l'allenatore degli emiliani, il mai domo Novellino. Sulla successiva punizione dal limite, il Modena colpisce la traversa. Nelle azioni successive Agliardi compie la normale amministrazione e il Cesena porta a casa una vittoria importantissima sulle note di Secondo Casadei: nel cuore dell'Emilia suona l'inno della Romagna.

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