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Cesena calcio, i tifosi danno il via libera alla carta "Romagna Centro"

La "tifoseria unita" bianconera ha scritto una lunga lettera, assicurando che nella città malatestiana " il calcio non sparirà finché ci sarà la nostra passione"

"È il momento che tutti insieme facciamo capire agli imprenditori del nostro territorio che il loro contributo è necessario e fondamentale, che non è più il tempo di stare alla larga dal Cesena, che è ora di fare un passo avanti e rispondere presente". La "tifoseria unita" bianconera ha scritto una lunga lettera, assicurando che nella città malatestiana " il calcio non sparirà finché ci sarà la nostra passione. Ma dobbiamo fare in fretta, perchè il tempo stringe".

"Lugaresi è il passato - è la premessa della missiva -. Le sue favole e i suoi piagnistei sono il passato. Che a nessuno venga la tentazione di compatirlo perché è stato lui l'artefice del suo destino, nonostante sia ancora in cerca di qualcuno a cui dare la colpa. Adesso voltiamo pagina e ripartiamo. Per tanti anni troppi di noi si sono lasciati convincere a mantenere un profilo basso, ad accontentarsi di poco, ad avere paura di sognare traguardi ambiziosi per non sentirsi dire che non potevamo permetterceli. In troppi hanno tifato il Cesena come seconda squadra, quella del cuore che non vinceva niente, quella che si accontentava di essere una comparsa nel calcio che conta, quella che a volte, poche volte, rendeva tutti orgogliosi e fieri di essere tifosi del Cesena. Adesso è ora che quell'orgoglio di pochi momenti si unisca all' orgoglio di quelli per cui il Cesena è, ed è sempre stato, la prima e unica squadra a prescindere dalla categoria, dai traguardi, dalle vittorie".

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"È il momento che tutti insieme facciamo capire agli imprenditori del nostro territorio che il loro contributo è necessario e fondamentale, che non è più il tempo di stare alla larga dal Cesena, che è ora di fare un passo avanti e rispondere presente - viene evidenziato -. Perché adesso si può cominciare a scrivere una storia nuova. Una storia che ci piace immaginare bellissima, fatta di un pubblico appassionato e passionale che chiede emozioni da vivere, di uno stadio a cui manca un lato per essere perfetto, e di una società forte e ambiziosa che vuole lasciare il proprio segno anche nel mondo del calcio. E poi una maglia, bianca con bordi neri, che è la nostra maglia, quella che vorremmo vedere indossata dai bambini che giocano sognando di indossarla un giorno al Manuzzi, mentre corrono a fare gol sotto la curva mare".

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"A Cesena il calcio non sparirà finché ci saremo noi, finché ci sarà la nostra passione, ma dobbiamo fare in fretta, il tempo stringe - viene rimarcato -. Se al momento la possibilità concreta di ripartire è farlo passando per la squadra che fa litigare sindaco, giunta e opposizione, che crea qualche imbarazzo all'assessore Castorri, che potrebbe togliere il sindaco dall'imbarazzo di chiudere il suo mandato con la scomparsa del Cesena Calcio, che potrebbe annullare all'opposizione un autogol politico clamoroso, se capissero che è il caso di cominciare a remare piuttosto che tentare di affondare il guscio di noce su cui ci troviamo, se è questa la squadra da cui riparte il Cesena, che R.C.Cesena sia. Però, chi ha mangiato alla tavola di Lugaresi, non sieda a questa nuova tavola, chi è sceso dal carro di Lugaresi, resti a terra. Poi attenderemo con ansia il giorno che il Cavalluccio tornerà a casa. Perché noi non siamo tifosi del sindaco, della sua giunta o della opposizione, noi siamo tifosi del Cesena, Noi siamo il Cesena".

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