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Ippodromo, sale l'attesa per il Campionato Europeo

Il cuore batte a mille, l’adrenalina sale a livelli altissimi, le luci rischiarano a giorno la conca del Savio: è la serata del Campionato Europeo, apice della stagione cesenate

Il cuore batte a mille, l’adrenalina sale a livelli altissimi, le luci rischiarano a giorno la conca del Savio: è la serata del Campionato Europeo, apice della stagione cesenate e simbolo di un trotto italiano che non s’arrende alla mediocrità, offrendo uno spettacolo unico, così come è unica la formula della kermesse dalla quale uscirà il nome di un campione autentico, perché solo un fuoriclasse può spiccare nelle tre selettive manche programmate sulla breve distanza.

LA STORIA
Nomi altisonanti e sorprendenti outsider affollano un Albo d’Oro dalle mille suggestioni, storie di celebrati campioni come Crevalcore e Tornese e dei loro acclamati driver, Vivaldo Baldi e Sergio Brighenti, incursioni scandinave portate con piglio guerriero da Mack Lobell e Digger Crown, sigilli di classe per un trotto transalpino mai a corto di campioni, da Ideal Du Gazeau sino alla leggiadra Renomme D’Obret, il tricolore di Ghiaccio Del Nord, i teutonici trionfi di Campo Ass e Presta Yankee, ma anche le incredibili quasi rocambolesche vittorie di Stock Split e Famous November, con la Romagna in festa per le imprese dei rispettivi driver, Giordano Fabbroni e Mattia Ricci, figli di una terra dalla passione mai sopita per i trottatori.

I PROTAGONISTI DEL 78° CAMPIONATO EUROPEO
Il Campionato Europeo 2012 offre una starting list di prima grandezza, unendo in una singolare continuità, edizioni passate ed i loro protagonisti, con la finalista 2011 Linda Di Casei a giocarsi il tutto per tutto alla prima prova, dove un fortunato uno sul sellino permetterà alla giumenta di Alex Gocciadoro di scegliere la tattica migliore per fronteggiare gli attacchi di avversari rodati ed agguerriti, mentre il suo vicino di schieramento Look Mp cercherà l’ausilio dello steccato, ponendo in stretta partnership con il talentuoso V.P. Dell’Annunziata, la propria candidatura a un ben remunerato marcatore. Stille di classe autentica, bagaglio tecnico completo e feeling invidiabile con Roberto Andreghetti, questi i plus del campione Mack Grace Sm, mattatore della primavera/estate 2012 e vera star dell’Europeo, favorito alla prova d’accesso, da non trascurare nel prosieguo, in sintesi pronto a dare appuntamento sotto le stelle al race off delle 24.00, con il suo mentore Lucio Colletti a promettere scintille anche sul piano cronometrico.

Presenza costante nel gotha indigeno, Irambo Jet ha nella velocità iniziale la sua qualità migliore e nulla di meglio che un bel numero quattro nella prima manche per ambire ad un podio spesso sfiorato nella sfida cesenate, mentre numero o meglio numeri poco amici e forma in chiaroscuro non aiutano Irving Rivarco, altro assiduo frequentatore del miglio e vecchia conoscenza del parterre romagnolo che ne ha applaudito le gesta spesso in coppia con Pietro Gubellini, il quale dovrà dar fondo ad un talento immenso per accompagnare ad una performance di rilievo il vecchio fighter di giubba campana. Scomodo sei al debutto, amletico sette al ritorno in pista, questi i sorteggi che la sorte ha riservato a Newyork Newyork, che ha dalla sua l’invidiabile rendimento di un alunno modello alla scuola di Lorenzo Baldi. Vincitore di un Città di Cesena che resta il suo unico alloro in corse di gruppo ma assiduo ospite nei podi classici, si trova a fianco della vincitrice del 2012 Renomme D’Obret, che affronterà percorso inverso: sette all’esordio, con qualche velleità di marcatore, sei nella seconda prova con la possibilità, per nulla remota, di assurgere all’avanguardia sotto l’egida di un Bellei sempre al top nelle decisioni dell’ultimo momento.

Unico cadetto in gara, Opal Brown torna in Riviera dopo un deludente Città di Cesena, ha però qualità, una guida grintosa in Federico Esposito e potrebbe sfruttare le schermaglie degli altri per dimenticare un sorteggio non ideale. Situazione simile per Lemon Ice, altro atout di casa Gocciadoro guidato nel frangente da Andrea Guzzinati, che a dispetto del suo scarso feeling con la vittoria, vanta un cospicuo conto in banca ed un invidiabile ruolino di marcia. Giovane promettente, una volta giunto tra gli “adulti”, Lester sembrava avviato all’oblio, ma la cura Becchetti gli ha regalato una rinnovata dimensione atletica, trasformando il nuovo recorder di Tordivalle in un soggetto agonisticamente completo, capace di vincere il Gran Premio Riccardo Grassi dopo tattica attendista. Lester può gestire al meglio entrambe le manche, con l’outsider del gruppo, Locomotion Om, vera rivelazione del 2011, chiamato al riscatto dopo una deludente primavera seguita da un’estate al risparmio vissuta in coppia con il bravo Buzzitta, poche chance ad inizio serata, concrete speranze in chiave marcatore a numerazione invertita, allorché un confortevole due pare foriero di buoni guadagni.

Di nuovo in pista dopo Montecatini, Looney Tunes torna al Savio dopo aver vissuto, nel 2010 una notte memorabile con l’improvvisata collaborazione di Maik Esper. E’ seguito però un cambio di squadra per il portacolori siculo, che è passato alla regia dei Gocciadoro e Roberto Vecchione in tolda di comando, per Looney pessimo avvio di serata, con un dodici che poco lascia all’immaginazione, ma possibile successo alla seconda prova, quando la pole position gli permetterà di recitare un ruolo di primaria importanza. Ranghi compatti e grandi aspettative, il refrain annuncia gloria imperitura per il vincitore, il cui nome non è nei dodici in pista, il vero vincitore è il pubblico, sempre entusiasta, generoso nei confronti dei suoi beniamini e pronto a rinnovare una leggenda che si trasforma in apoteosi nel race off delle 24.00.

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