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Il Cesena va in ritiro: "La squadra è forte, ma la rosa va completata"

Viali ha anche detto a che punto è la costruzione della squadra: “Siamo in linea e non abbiamo fretta perché, rispetto allo scorso anno, ho già una squadra forte nei primi undici elementi"

Le novità a livello tattico e la forza del gruppo, l’eventuale passaggio di proprietà del club e quello della fascia da capitano: nella conferenza di domenica mattina, che ha anticipato la partenza per il ritiro di Acquapartita, mister Viali ha parlato di tanto altro. “Stiamo provando qualcosa di nuovo, cercando un modo di difendere leggermente diverso anche se vorremo essere sempre aggressivi nella metà campo avversaria per cercare di recuperare il pallone nella maniera più rapida possibile - esordisce-. Ma quando attacchiamo il modulo diventa relativo perché contano i principi di gioco”.

A Viali è stato chiesto come ha ritrovato i reduci dalla scorsa stagione: “Con il solito grande entusiasmo e, soprattutto in alcuni, con la voglia di rifarsi: penso a chi, come Ardizzone e Caturano, è stato bersagliato dai problemi fisici. Non dobbiamo dimenticare la base che ci ha permesso di disputare un’ottima stagione: serietà, lavoro ed entusiasmo sono le cose che ho ritrovato sin dal primo giorno e questo è servito anche a me per essere sicuro che fossimo tutti della stessa idea nel cercare di fare meglio dello scorso anno. Senza voler apparire blasfemo, nell’Italia di Mancini ho visto l’atteggiamento e la cultura che abbiamo avuto noi per un’intera stagione e che dev’essere la base anche nella prossima”.

Il tecnico ha assicurato che le voci di un eventuale cambio di proprietà non stanno incidendo sul lavoro suo e della squadra: “E’ una cosa che non riguarda il mio mestiere e che tutti viviamo in maniera molto serena: non sta condizionando il mio quotidiano anche perché con la dirigenza c’è condivisione su tutto e la costruzione della squadra sta procedendo”. Poi una proposta a Salvatore Caturano: “Sasà ci tiene davvero tanto a fare bene e avverte molto il peso della squadra su di sé, al punto che, scherzando, gli ho detto: “Che ne dici se diamo la fascia da capitano ad un altro”. Mi ha risposto così: “Provi a farlo, mister, e me ne vado”.

Mister Viali ha parlato dei nuovi arrivi in casa bianconera. Si parte da Carlo Ilari: “E’ un calciatore totale e completo, molto vicino alla mia idea di calcio. Ha la tecnica per giocare in più ruoli perché non ne ha uno specifico: dalla mezzala all’esterno, dal trequartista al play davanti alla difesa perché ha nelle corde la finalizzazione come anche la verticalizzazione. In più, è bravo sui calci piazzati”. Sulle corsie esterne hanno agito altri due nuovi volti: “Candela è ancora in ritardo di condizione e per questo non lo abbiamo ancora ammirato per le sue caratteristiche che sono l’intensità e la grande esplosività. E’ un giocatore intenso e veloce, bravo nella conduzione del pallone. Bella corsa e velocità sono anche le doti di Adamoli che unisce alla grande spinta anche un piede da rifinitore, utile sulle palle da fermo. Deve lavorare sulla fase difensiva”. Chiusura su Giovanni Nannelli: “E’ un jolly che può giocare a destra e, “a piede invertito”, dalla parte opposta ma ha fatto anche la mezzapunta. E’ rapido negli spazi stretti ma deve migliorare nel riempire l’area: quello è un difetto comune un po’ a tutti gli esterni offensivi ma lui ha l’età dalla sua parte”.


Viali ha anche detto a che punto è la costruzione della squadra: “Siamo in linea e non abbiamo fretta perché, rispetto allo scorso anno, ho già una squadra forte nei primi undici elementi. E’ evidente che la rosa va completata: un difensore potrebbe arrivare, aspettando il recupero di Maddaloni e a centrocampo siamo un po’ corti ma abbiamo le idee chiare e qualcosa succederà nei prossimi giorni”.

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