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Il Cesena contro l'ultima della classe, Modesto avverte: "Col Fano partita trappola"

Il tecnico bianconero: “Le partite vanno giocate e io non penso mai che una possa essere semplice se l’avversario è nei bassifondi"

“Finiremmo in una trappola se pensassimo di affrontare il Fano non nel migliore dei modi, con la cattiveria e la concentrazione giuste”. Nella conferenza stampa della vigilia il tecnico Francesco Modesto mette in guardia il Cesena sulla sfida con l’ultima in classifica. “Le partite vanno giocate e io non penso mai che una possa essere semplice se l’avversario è nei bassifondi, anche perché, quando eravamo noi in un periodo negativo, non era facile per nessuno affrontarci. Il Fano ha buoni giocatori ed esprimeva un buon calcio anche con Fontana: sa palleggiare, ha calciatori di gamba, altri pericolosi nell’uno contro uno, le mezzeali che si inseriscono. Per vari motivi non ha raccolto tanti punti ma otto su dieci li ha presi fuori casa. Insomma è una delle gare più difficili e dobbiamo fare una prestazione come si deve perché, se non hai la concentrazione giusta, diventa dura. Per vincere dovremo limitare al massimo gli errori, avere pazienza e cercare le nostre giocate”.

L’allenatore bianconero dovrà fare a meno anche degli squalificati Ciofi e Capellini: “Andrea può diventare un centrocampista aggiunto e Nicola è uno che spesso è nelle azioni più pericolose, ma le alternative ci sono e qualcosa abbiamo provato in settimana: sceglierò tra chi mi darà maggiori garanzie”. E una garanzia è diventato anche Brunetti: “Ha lavorato, ha aspettato il suo turno e, quando ha avuto l’occasione, l’ha sfruttata: ha dimostrato di essere affidabile e che posso contare su di lui”. E in settimana al gruppo si è aggiunto Giuseppe Zampano: “E’ un grande professionista, ha fatto bene nelle ultime cinque o sei stagioni e ci può dare un contributo in termini di esperienza, anche se ha solo ventisei anni. L’ho trovato allenato e carico ma dobbiamo dargli il tempo di inserirsi. Si è presentata l’opportunità di prenderlo e lo abbiamo fatto ma parlare di mercato è presto e comunque, lo ripeto, io sono contento di quello che ho”.

Cos’ha lasciato la sfida con la Feralpisalò? “Mi è piaciuta la personalità della squadra, la voglia di imporre il proprio gioco, di cercare la superiorità. Non mi sono piaciuti invece gli ultimi minuti, in cui abbiamo iniziato a buttare via il pallone e smesso di giocare: questo non ce lo possiamo permettere. La voglia di affrontare alla stessa maniera le gare in casa e in trasferta, questo mi fa ben sperare per il futuro”. E in futuro l’allenatore bianconero ritiene ”che i ragazzi possano migliorare tanto sul lato tecnico perché a volte affrettiamo troppo la giocata. La voglia di non sbagliare si allena in settimana e poi te lo porti in partita”.

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