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Il Cesena compie 80 anni, tanti auguri social. Da Lippi a Castori: i ricordi dei mister

Una giornata amarcord per il Cavalluccio che celebra i suoi simboli sui canali social in “#80simoDay”

Era il 21 aprile 1940 quando il Conte Alberto Rognoni fondava l’Associazione Calcio Cesena dando avvio ad una storia che oggi compie 80 anni. Da allora si sono succeduti centinaia di calciatori che hanno scritto pagine indimenticabili: da Pier Luigi Cera e Giampiero Ceccarelli, uomini simbolo della prima serie A e della qualificazione alla Coppa Uefa, a Walter Schachner, Massimo Agostini e Dario Hubner, indimenticabili bomber degli anni Ottanta e Novanta, per arrivare ai giorni nostri, a Giuseppe De Feudis e Federico Agliardi artefici dell’ultima promozione, quella dalla serie D a pochi mesi dalla rinascita. Senza ovviamente dimenticare allenatori come Pierpaolo Bisoli, condottiero delle ultime due promozioni in serie A, o altri che a Cesena si sono messi in luce trovando il trampolino di lancio per laurearsi campione d’Italia, come Alberto Bigon a Napoli, o raggiungere il tetto del mondo con la Nazionale, come Marcello Lippi nel 2006. 

Lunedì sera a  "Pianeta Bianconero" su Teleromagna è intervenuto proprio Marcello Lippi che assaggiò la serie A da tecnico nel 1989 col Cavalluccio: "Fu la mia prima esperienza in serie A, venivo dalla serie C. Fu una annata fantastica, ci salvammo,  mi ricordo che finimmo il campionato vincendo contro il Verona di Bagnoli. L'anno successivo non andò bene e fui esonerato". 

Il rapporto con Edmeo Lugaresi? "Molto bello, quell'anno mi chiamò l'Atalanta, ma Lugaresi mi aveva offerto  il rinnovo del contratto anche se ancora non eravamo salvi. L'Atalanta mi offriva il doppio ma dissi no perché avevo stretto la mano ad Edmeo. Al momento dell'esonero l'anno seguente mi ricordo che si mise a piangere", il ricordo raccontato da Lippi a Luca Alberto Montanari. 

Mister Fabrizio Castori ha invece ricordato il primo contatto con Rino Foschi: "Fu lui a volermi fortemente, dal Lanciano arrivavo a Cesena, era un salto di qualità. Vincemmo la Coppa Italia e quel famoso spareggio col Lumezzane che ci fece conquistare la serie B. Quella vittoria mi ha legato profondamente alla piazza, alla tifoseria, Cesena è la mia seconda casa. Quella squalifica fu assurda ma mi fece avvicinare ancora di più alla gente". Castori (ora al Trapani) è stato l'ultimo tecnico dell'Ac Cesena, condotto prima del fallimento ad una miracolosa salvezza in B. Pierpolo Bisoli ha invece ricordato "la grande passione per il calcio di questa piazza" e "la grande cavalcata che dalla serie C ci portò in A nonostante tutti nel campionato di serie B ci davano come candidati per la retrocessione".

In questo martedì il Cesena celebra i suoi simboli in “#80simoDay”, una giornata speciale sui canali social del club dove saranno postati i videomessaggi di auguri, ottanta proprio come gli anni compiuti dal Cavalluccio. Per l’occasione raddoppia anche l’appuntamento sulla pagina Facebook con “Il Salotto dei Burdèl” interamente in chiave amarcord. Alle 11 interventi di Massimo Ambrosini, Gianni Comandini mentre alla 15 toccherà a Dario Hubner, Massimo Agostini. Alle 17:30 appuntamento con Davide Biondini sulla pagina Instagram.

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