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Gli enti di promozione sportiva: "Serve un salto di qualità, basta conflittualità strumentali"

"Oltre al problema contingente della ripresa delle attività sportive - proseguono - occorre tutelare le ASD attraverso un percorso urgente di accompagnamento di ampio respiro per garantire una vera ripartenza"

Presa di posizione da parte degli Enti di Promozione Sportiva, partendo dalla premessa che "l’ordinamento sportivo ha vissuto nell’ultimo triennio profondi cambiamenti; le modifiche introdotte dalle nuove normative necessitano di ulteriori correttivi soprattutto in ordine al ruolo, alla dignità e alla rappresentatività della promozione sportiva; la vigente configurazione del sistema sportivo vede la posizione della promozione sportiva tuttora subalterna allo sport di prestazione".

I presidenti Antonino Viti – ACSI, Bruno Molea – AICS, Claudio Barbaro – ASI, Francesco Proietti – CSEN, Vittorio Bosio – CSI, Gian Francesco Lupattelli – MSP, Tiziano Pesce – UISP, Damiano Lembo – US Acli  dettagliano: "La mancanza di univocità delle modalità di svolgimento delle attività di promozione sportiva da parte delle diverse sigle che operano in tale contesto ha da sempre generato un elevato il tasso di conflittualità, a discapito della crescita del movimento sportivo in generale e lo sviluppo armonico della promozione stessa in particolare. Sovente alcuni soggetti della promozione sportiva agiscono nel quadro di mere finalità commerciali, in un regime di totale vuoto normativo, divenendo organismi atti a fornire copertura assicurativa e fiscale a operatori palesemente commerciali. 

Gli enti di promozione sportiva reputano "indispensabile assumere un forte e preciso impegno per gli Enti di Promozione che andranno a rappresentare le istanze in premessa all’interno del Consiglio Nazionale Coni, del coordinamento degli EPS e di ogni altro organismo del quale andranno a far parte. I sottoscritti Enti, anche attraverso i propri eletti in Consiglio Nazionale Coni e/o quelli sostenuti, si impegnano a creare le condizioni strategiche, politiche e normative per la nascita di un nuovo panorama normativo e sistemico della promozione sportiva, che possa eliminare le descritte incongruità del sistema e valorizzare all'interno della società italiana il ruolo determinante e benefico dello Sport di base, attraverso i suoi principali protagonisti: le associazioni e le società sportive affiliate".

"Oltre al problema contingente della ripresa delle attività sportive - proseguono - occorre tutelare le ASD attraverso un percorso urgente di accompagnamento di ampio respiro per garantire una vera ripartenza. A tal fine, anche per rimuovere le sperequazioni e le asimmetrie con lo sport di prestazione, si rende necessario un salto di livello per il mondo della Promozione sportiva, che non può più patire, al proprio interno, conflittualità strumentali e sconvenienti, a maggior ragione se a vantaggio di operatori poco rappresentativi della qualità e della tradizione dello sport di base del nostro Paese".

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