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Alla scoperta della 'favola' Diegaro, "Scalata dalla terza categoria all'Eccellenza"

E' il secondo club calcistico di Cesena. Il mister e factotum Stefano Scarpellini racconta il club: "Diamo la possibilità ai ragazzi del territorio di giocare a Cesena"

Cesena è una città 'calciofila', lo dimostrano ampiamente i 10mila appassionati che affollano le tribune del Manuzzi quando il Cavalluccio gioca in casa, e non importa che sia serie D o serie C. Ma la voglia di calcio della città si respira tra le tante realtà che sgomitano nelle categorie inferiori.

Una società che sta sicuramente facendo parlare di sé è il Diegaro, secondo in classifica nel gruppo B del campionato di Eccellenza regionale, dietro la favorita Del Duca Ribelle. In estate i 'fuochi di artificio' con gli arrivi di Marco Bernacci, che non ha certo bisogno di presentazioni, un passato con le maglie di Torino, Bologna e Ascoli, solo per citarne alcune. Ma anche di Brenton Tola, tra i protagonisti dell'ultima promozione del Cesena dalla serie D alla C.

A raccontare gli ultimi anni della 'favola' Diegaro è Stefano Scarpellini,  allenatore e direttore generale dell'area sportiva. Svela subito una curiosità: "Sono stato arbitro fino alla serie C, poi ho deciso di sfruttare le mie intuizioni e la mia passione in panchina".

Scarpellini racconta l'exploit di quella che in questo momento è la seconda squadra della città: "In sette anni siamo passati dalla terza categoria all' Eccellenza, per una società che esiste dal  1965". "Merito del presidente Massimo Amaducci, il fondatore - spiega il mister - la filosofia del Diegaro è dare la possibilità ai giovani del territorio di giocare a Cesena, nella loro città. Siamo gemellati con la Nuova Virtus Cesena, accogliamo più di 350 ragazzi".

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Un calcio quello dilettantistico fatto di tante gioie, ma anche di sacrifici: "La difficoltà maggiore è trovare introiti, per fortuna noi abbiamo tanti piccoli sponsor del territorio che ci aiutano e noi aiutiamo loro dando visibilità. La nostra forza è il gioco di squadra e lo staff, figure fondamentali sono il ds Massimo Grisolini, che è l'uomo mercato e Filippo Antoniacci, che è il responsabile tecnico, oltre a tanti collaboratori e preparatori".

Per il Diegaro è il terzo anno in Eccellenza, perchè non sognare un ulteriore salto in serie D. "Vogliamo stare lassù ma senza assilli, se dovesse accadere ci organizzeremo". In estate è arrivato Marco Bernacci: "Marco ha fatto una scelta di vita, quella di giocare nel 'giardino di casa', la domenica ci sono i genitori a vederlo. Filippo Antoniacci è uno dei suoi migliori amici".

Ma è arrivato anche Brenton Tola, che lo scorso anno ha contribuito alla promozione del Cesena: "Brenton ha trovato lavoro come fisioterapista e aveva bisogno di trovare una società come noi per continuare a coltivare la sua passione". Proprio quella dell'ex centrocampista bianconero è probabilmente  la cartolina perfetta di un calcio dilettantistico lontano dalle esasperazioni  e dai veleni, ma non per questo meno affascinante. Per la cronaca domenica a S.Agostino, nel ferrarese il Diegaro ha pareggiato 1-1, i sogni di gloria continuano.

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