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De Feudis e l'addio al calcio giocato: "Il lockdown ha inciso". Ma tornerà in campo per un'amichevole speciale

"Abbiamo deciso di organizzare poi un’amichevole in suo onore, che faremo allo stadio nell’occasione in cui sarà possibile accedere", annuncia Patrignani

Appesi gli scarpini al chiodo, la leggenda bianconera Giuseppe De Feudis si prepara ad entrare nello staff tecnico di mister William Viali. Così il presidente della squadra Corrado Augusto Patrignani ringrazia il 37enne di Bollate, preannunciando un match tutto per lui. "Da tifoso non posso nascondere la tristezza per non vederlo più in mezzo al campo - esordisce -, ma allo stesso tempo c’è la soddisfazione di poter continuare ad avere con noi Beppe, a darci il suo contributo di carisma, esperienza e professionalità. Ci dispiace che non abbia potuto salutare il pubblico, per questo abbiamo deciso di organizzare poi un’amichevole in suo onore, che faremo allo stadio nell’occasione in cui sarà possibile accedere. Ancora non abbiamo consapevolezza di come sarà il nostro futuro. Beppe è un simbolo, lo ringrazio ancora per tutto quello che ha dato al Cesena calcio".

Il cambiamento

Il vice presidente Lorenzo Lelli spiega cosa ha spinto la società ad assegnare al ‘Conte’ questo nuovo ruolo: "E’ capitato l’inaspettato quando Marco Arrigoni non ha potuto aderire alla proposta del Cesena, il mister si è ritrovato quindi con un ruolo scoperto all’interno del suo staff: a quel punto si sono sentiti loro due, perché la società è venuta a conoscenza del fatto che Beppe ed il Mister si fossero parlati, e quindi c’era questa opportunità di vedere Beppe e Viali insieme. Ci siamo incontrati ed alla fine siamo venuti fuori con questa soluzione”.

Così l’ex capitano del Cesena ha capito che sarebbe arrivato il cambiamento: "Una settimana fa quando mi sono incontrato con il mister mi ha fatto questa proposta per far sì che io entrassi nel suo staff tecnico, l’ho valutata e dopo di fronte anche all’età che ho e che sta avanzando con un prospetto di carriera che si appresta ad arrivare al tramonto ho deciso di prendere questa decisione e di iniziare questo nuovo percorso che mi rende molto entusiasta, perché comunque sia non mi permette di staccarmi dal campo, però dall’altra parte sono sicuramente dispiaciuto, ma questo fa parte del percorso del calciatore, prima o poi doveva arrivare questo giorno".

Il lockdown

“Per qualunque necessità - spiega De Feudis - io sono a disposizione dei miei compagni, è come se continuassi a giocare per loro. Mi vedranno sì dall’altra parte, ma sono sempre pronto a dargli una mano”. Il lockdown ha inciso sulla scelta di ritirarsi dal calcio giocato: "Rimanere fermo per 5-6 mesi per un giocatore non è facile, con l’età che avanzava questa decisione si è fatta sempre più concreta. Poi oltre alle regole che ha messo la Lega Pro, con l’aumento a otto degli under, in questo momento, per me c’era questo tipo di decisione per iniziare un nuovo percorso. Sono contento e fiero di iniziarlo”.

La storia

Si potrebbe scrivere un libro su ciò che hanno trascorso insieme Beppe ed il Cavalluccio: "Ci sono tante emozioni nella mia carriera, cinque campionati vinti, una Coppa Italia non si raccontano in due giorni. Sicuramente l’ingresso col Milan, tra l’altro da mezzo infortunato, infatti la Juve dopo la saltai, è stato un’emozione, contro la squadra che tifavo da piccolo. A Piacenza, col Cesena che non trovava la B da 20 anni. Anche se quel giorno ero squalificato, è stato un campionato da protagonista, forse il migliore con questa maglia. Anche quando sono tornato con il Lecce che mi hanno chiamato sotto la curva per il saluto. Il pubblico e la gente di Cesena non dimentica chi ha lottato per la sua maglia e chi, come me, ha sempre dato il massimo e ha sempre buttato il cuore oltre l’ostacolo”.

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