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Mutu, 101 di questi giorni. Il Cesena stende il Novara

Il Cesena ancora sterile nel mercato di riparazione infligge una sonora lezione ad un piccolo Novara, non bastano gli acquisti last minute di Caracciolo e Mascara per fermare il carrarmato bianconero

Il Cesena vince una partita fondamentale per la scalata salvezza contro il Novara, che mister Daniele Arrigoni ha preparato perfettamente dopo le preoccupazioni espresse alla vigilia del match di Coppa Italia contro il Napoli. I bianconeri hanno fatto vedere quanto di buono già mostrato al San Paolo giovedì scorso, tirando fuori una grande prova corale della squadra soprattutto nei primi 45 minuti. Ora il Cesena dovrà prepararsi al meglio per la delicatissima trasferta dell'Olimpico contro la Roma.

Cesena-Novara: tutte le foto

Il Cesena parte con li solito 4-2-3-1 e subito al terzo minuto Candreva scalda il piede con una conclusione che sfila di poco a lato, lo stesso giocatore, apparso per lunghi tratti uno dei migliori in campo, prova nuovamente da fuori poco dopo, ma stavolta la conclusione non è delle migliori ed esce alta sulla sinistra di Ujkani. Il Cesena è vivo e con ampi cambi di fronte imbastisce ottime manovre di attacco.
Gli ospiti, dagli sviluppi di un corner, Caracciolo svetta di testa e il pallone esce sul fondo a due metri dal palo. Al decimo minuto il Cesena passa in vantaggio. Sempre da un tiro dalla bandierina, Candreva scodella al centro, Eder colpisce di testa e l'estremo difensore del Novara si esibisce in un autentico miracolo, ma nulla può sulla ribattuta di Adrian Mutu che brucia i difensori e arriva primo sulla palla. Per il rumeno è il centesimo gol in A.

Il Novara trova la porta solo al 25mo con Caracciolo che di mestiere si libera dei suoi marcatori e, defilato sulla destra, calcia in diagonale, ma il tiro è neutralizzato da Antonioli su presa bassa a terra. I bianconeri continuano ad attaccare e Candreva, uno dei migliori, viene atterrato. Per l'arbitro Valeri non ci sono dubbi: è rigore. Sul dischetto si presenta il solito Mutu che indovina l'angolino basso e spedisce all'inferno il Novara. Prima della battuta dagli undici metri, Paci si esibisce in un brutto gesto sputando sulla palla. Il direttore di gara non prende decisioni.

Quando i primi 45 minuti volgevano al termine, il Cesena trova il tempo per siglare la terza marcatura su autogol di Rinaudo. Dopo una carambola con Eder, ben servito ancor una volta da Mutu. Nella ripresa, Arrigoni conferma gli undici iniziali, ma la partita non crea entusismanti occasioni da gol, soltanto contropiedi sterili da parte dei bianconeri con un Novara costretto a sbilanciarsi per accorciare le distanze.

Poi il lampo, al sessantesimo Mutu in area si beve due difensori, converge al centro e prova il tiro, ma al momento della conclusione viene atterrato fallosamente. L'arbitro decreta il secondo calcio di rigore per i bianconeri; tutto bene fin qui, ma il rumeno non si alza da terra e il pubblico resta conil fiato sospeso. Alla battuta si presenta così Candreva, ma il suo tiro viene deviato incalcio d'angolo da Ujkani che intercetta il tiro.

Purtroppo le condizioni del numero 10 paiono gravi ed è costretto ad abbandonare il prato verde, al suo posto Rennella. Pochi minuti dopo è il turno di Colucci al posto dell'incontenibile Eder uscito tra gli applausi. Negli ultimi quindici minuti di gioco si rivede in campo, dopo più di due mesi di assenza, Martinez subentrato a Candreva autore di una prova maiuscola. Il Cesena non sembra infierire dopo un primo tempo ad altissimi livelli, ma proprio allo scadere c'è tempo per vedere il quarto gol ma questa volta tra le fila delNovara con una fortunosa carambola sotto la porta.


 

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