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Cesena, settanta minuti di 'barricate': ma la Juve è troppo forte

Tornano a mani vuote gli undici bianconeri dalla trasferta a Torino contro la Juventus. I due gol subiti interrompono la scia di successi di Arrigoni che ora deve tornare a fare i conti con lo spauracchio retrocessione

Tornano a mani vuote gli undici bianconeri dalla trasferta a Torino contro la Juventus. I due gol subiti interrompono la scia di successi di Arrigoni che ora deve tornare a fare i conti con lo spauracchio retrocessione. Le reti sono arrivate tutte nel secondo tempo e salta agli occhi l'errore arbitrale sull'uscita di Antonioli che, ha tolto palla a Giaccherini. Tutto regolare ma non per Doveri che espelle il numero uno e fischia il rigore. A secco di cambi, tra i pali si presenta Rodriguez che non ha potuto parare.

Juventus-Cesena © TM News Infophoto

Primo tempo. Il Cesena si presenta a Torino con 1422 tifosi al seguito, sapendo che, come aveva sottolineato Mr. Arigoni, oggi serviranno gambe, occhi e fondoschiena. La squadra romagnola in tenuta blu, si schiera con: Antonioli tra i pali, linea difensiva composta da Rodriguez, Van Bergen, Lauro e Rossi, centrocampo con Parolo, Guana e sulle fasce Ghezzal e Matinho, terminali offensivi Mutu e Bodgani.

La signora, già dai primi minuti schiaccia i romagnoli nella propria metà campo, trovando spesso spazi sulle fasce. La difesa del Cesena ordinata regge l' urto, ma non crea mai pericoli. Si va così all'intervallo con un possesso di palla imbarazzante per la squadra locale, senza una conclusione nello specchio da parte del Cesena.

Secondo tempo. Nella ripresa spazio a Malonga per l'ininfluente Bogdani. ma la musica non cambia. La Juventus spinge provando per vie centrali e il muro blu inizia a barcollare favorendo conclusioni a rete. Il sogno di strappare un punto a Torino dura però solo settanta minuti ed è grazie ad un buco difensivo che Marchisio punisce con una rasoiata l' estremo difensore romagnolo. Il gol spezza le gambe al Cesena che però non molla la presa e grazie ad una galoppata sulla fascia di Martinho trova la prima conclusione in porta, ben neutralizzata da Buffon che si stende in presa bassa.

Arrigoni corre ai ripari facendo nuovamente accomodare uno spento e impalpabile Malonga al posto di Eder, poco dopo sarà il turno di Martinho con il subentrante Candreva. A pochi minuti dal termine della partita arriva il regalo dell'arbitro Doveri. Pepe arriva sul fondo e mette la palla nel mezzo, Antonioli é il primo ad arrivare sul pallone e, l' ex di turno Giaccherini, salta per evitarlo, incredibilmente è calcio di rigore ed espulsione del portiere. Antonioli incredulo lascia il campo non prima di aver dato la propria maglia a Rodriguez che si sistema tra i pali (il Cesena aveva usufruito di tutte le sostituzioni).

Dagli undici metri si presta a battere Vidal, palla da una parte e portiere dall'altra. Il triplice fischio dell'arbitro manda tutti negli spogliatoi sul 2 a 0. I padroni di casa balzano così in testa alla classifica. Se questa doveva essere la partita della vita per gli uomini di Conte, il Milan può tirare un sospiro di sollievo.

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