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Ravaglia cede il testimone ad Antonioli

Settembre lo ricorderà come il mese più bello della sua vita. Dalla panchina all’emozione di aver giocato a San Siro. Ma ora Nicola Ravaglia dovrà lasciar spazio a Francesco Antonioli

Settembre lo ricorderà come il mese più bello della sua vita. Dalla panchina all’emozione di aver giocato a San Siro. Ma ora Nicola Ravaglia dovrà lasciar spazio a Francesco Antonioli, che ha recuperato dall’infortunio che gli ha impedito di disputare le prime gare di campionato. “Abbiamo un rapporto quasi come di padre e figlio – ha affermato il giovane portiere bianconero -. Ha sofferto lo stop per l'infortunio e ha tanta voglia di rientrare”.

Per Ravaglia le cinque partite disputate da titolare è un’esperienza insperata: “All’inizio si poteva pensare tutto meno che rimanere qua – ha evidenziato Ravaglio -. Poi si è aggiunto ancora l'esordio e ancora adesso stento a crederci di aver giocato a San Siro. Per me si è trattato sicuramente del mese più bello delle mia vita, e ringrazio società Mister e staff che comunque mi hanno dato fiducia”. La partenza non è stata delle più semplice, con il goal lampo di Lavezzi alla prima giornata.

Ma dopo i 3 goal incassati dal Napoli delle meraviglie, Ravaglia ha cercato prontamente il riscatto. “Mi rimane dentro il rigore di Maxi Lopez che ogni tanto me lo sogno di notte – ha ricordato -. L'avevo intuita e rimane il mio unico rimpianto. Avere Antonioli a fianco è una fortuna, cerco di apprendere tutta la sua esperienza”. Il Cesena attualmente soffre la classifica, ma il giovane portiere non si dispera: “La squadra ha sempre fatto un bel gioco, io dico che la squadra si sta allenando alla grande e con un po' di pazienza i risultati arriveranno”.

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